mercoledì 14 ottobre 2020

Ombre - 533

“Come mai l’aeronautica italiana, che negli anni Trenta primeggiava nel mondo, si è lasciata scivolare a fanalino di coda della tecnica aeronautica?”, si chiede un ex pdg di Piaggio Aeronautica e di AerMacchi, che ci ha scritto sopra un libro. Solo l’aeronautica?
 
Il presidente del consiglio Conte spende 34 milioni per affidare il porto di Taranto a una società cinese. Per fare che? Gestire il traffico della flotta militare che vi ha la base principale, gli arsenali, i comandi?
L’Italia che finanzia il governo cinese per farsi controllare la flotta era inimmaginabile: Conte supera ogni fantasia.  
Ma non solo lui: nessuno sembra sapere cosa è la marina militare italiana.
 
Sanzioni contro la Russia - altre sanzioni - e contro la Bielorussia chiede e ottiene dagli altri europei la Germania. Che per conto suo continua gli affari, anche strategici, con la stessa Russia dello stesso Putin. La lezione è sempre quella: armiamoci e partite.
 
Fa un po’ pena il giudice Davigo che lotta per restare nel Csm ancora un anno, anche se ha settant’anni ed è in pensione. Ricordandolo nelle vesti di pettoruto carnefice e boia nella piccola armata di Borrelli, contro i dilapidatori del pubblico denaro. Ma, da buon lombardo, difende gli emolumenti e la scorta, e quindi che obiettare?
 
Spiega il governatore Visco della Banca d’Italia a Fubini e al direttore Fontana del “Corriere della sera” che “l’autorità di vigilanza sa bene che un crescita dei crediti deteriorati è inevitabile”. Bene, e noi che facciamo?
 
Dice anche il governatore Visco: “Le banche più piccole possono avere maggiori difficoltà, anche per i loro rapporti con molte piccole imprese oggi più vulnerabili”. Bene, non si potrà dire che la Banca d’Italia non sapesse. Ma la catastrofe annunciata non è un titolo vecchio?
 
Santa Sofia, armeni, curdi, la Turchia non tollera santi né minoranze, dentro e fuori i confini. La storia lo spiega ripetutamente, ha fatto anche qualche sterminio, solo il papa non lo sa – nemmeno un cenno nell’enciclica. Com’è possibile,  c’è un motivo?
 
Dice il papa nell’enciclica che la globalizzazione colpisce i poveri. Mentre è vero il contrario, che ha portato al benessere, o a qualcosa di simile, per la prima volta nella storia tre o quattro miliardi di persone, diciamo tre quarti dell’Asia e mezza America Latina – e ci sta provando perfino con l’Africa. Ha impoverito gli europei e gli americani, quelli che il papa non considera, e parecchio anzi odia.
È vero che mezza America Latina è, malgrado tutti gli incentivi, refrattaria. Come il papa?  
 
“Dalla Rai si vedeva un Paese dove il reato non è punibile, mentre lo è non averlo denunciato” – Walter Pedullà (“Il pallone di stoffa”, 325), che della Rai è stato a lungo consigliere d’amministrazione, e poi presidente: la Rai non poteva licenziare “nemmeno coloro che erano stati colti in flagrante mentre rubavano televisori, videoregistratori, e attrezzature tecniche di alto valore che rivendevano alle tv private”. Doveva fare causa, e inevitabilmente perderla.
 
Brion, il conduttore tv accusato in Francia di molestie da una giornalista, ha passato due anni d’inferno, tentato dal suicidio. Ora è stato assolto. Ma l’accusatrice non è stata condannata: c’è libertà di diffamazione. La giustizia è proprio infetta
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