Prussia verde a Stalingrado
Per la serie “Italia in giallo”
un non- giallo: l’eroe di “Ben Pastor”, Martin Bora, maggiore della Wehrmacht e
dei servizi segreti di Hitler, si difende, male, a Stalingrado, la Tsaritsyn
dei suoi nobili nonni, la notte di Natale del 1942. In compenso, un piccolo
capolavoro di scrittura: Maria Verbena Volpi, “Ben Pastor”, ricrea la Prussia
orientale di prima del diluvio – della germanizzazione - con la sola
topografia, vecchia e nuova, e con la nostalgia del verde. Con sfumature di colore,
di odori. Si sa che Bora non può morire, servirà per altre avventure, ma il
senso della fine, della morte, emerge da questo geniale contrappunto.
Curioso anche, perché la Prussia
orientale, anche prima della russificazione, non era propriamente verde. Una
creazione di testa. Sulla lettura di Garcia Lorca, di cui Pastor, a lungo
umanista di professione, è studiosa, la “Ballata sonnambula”, che comincia col
verde: “Verde que te quiero verde.\ Verde vento. Verde rami…”.
Ben Pastor, Il giaciglio d’acciaio, “La Stampa-la Repubblica”, pp. 47 gratuito
col quotidiano
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