domenica 18 ottobre 2020
Secondi pensieri - 431
Amicizia - La famosa sentenza attribuita ad
Aristotele, “O miei amici, non c’è nessun amico”, chi non l’ha citata? Una
volta modulata o orchestrata, fin nella sua grammatica, da un insieme di
interpreti sonnambuli, vigili e automatici, ecco che attraversa sognante, recitazione
salmodiata di un immenso brusio, il pieno giorno della nostra memoria: da
Michel de Montaigne a Immanuel Kant, per esempio, da Friedrich Nietzsche a
Maurice Blanchot, il pensatore dell’amicizia. Ma l’avvenire di questo “detto
che Aristotele aveva molto familiare” (Montaigne, “Dell’amicizia”) ci viene
ancora addosso. Già qui, è come se non fosse ancora arrivato, custodendo, in
una delle sue pieghe, una promessa di democrazia ancora impensata, ancora
impossibile, sempre a venire: la promessa, appunto.
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