Cronache dell’altro mondo – classista 2 (79)
“I due principi cardine credo
debbano essere l’uguaglianza e la conoscenza. Non è automatico che vadano
d’accordo tra loro, ma sarebbe bello riuscire a unirli. Naturalmente sono due
principi universalistici, quindi sono
l’opposto della cultura identitaria che si è affermata nella cultura politica e
accademica americana”. Franco Moretti, “Robinson”, 21 novembre. Nell’opinione
pubblica, nei media.
Scott Thurow, “La Lettura”, 22
novembre: ci sono due Americhe, “l’America
uno, che è anche la mia tribù, è la coalizione degli abitanti delle città,
che comprendono grandi quantità di minoranze razziali, sindacalisti ed elettori
con istruzione universitaria, in particolare donne”, quelli che hanno eletto
Biden, “poi ci sono gli Altri americani”,
prevalentemente rurali, o deindustrializzati, “prevalentemente bianchi”.
“Gli Altri americani adorano Trump. Lo vedono come un anticonformista
che dice quello che pensa, che è spesso brutale ma ha comunque una personalità
piena di vigore. Si identificano con il suo sentirsi profondamente defraudato w si preoccupano poco del danno che fa alla
democrazia, perché pensano che il sistema politico sia corrotto e non abbia
fatto nulla per persone come loro”.
“Sospetto peraltro che quel che
gli Altri americani apprezzano di più
in Trump è che noi – la stampa americana, gli intellettuali, gli istruiti che
gestiscono le leve del potere nella nostra società, le élite come amano chiamarci – odiamo Trump. Questo dà loro enorme
piacere, perché è noi che odiano”.
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