lunedì 2 novembre 2020

Cronache dell’altro mondo - ottuagenario (76)

“Se vogliamo riprenderci dal trumpismo, dobbiamo negare ogni pietà agli accoliti di Trump”. Chi si prepara con il noi alla vendetta è Masha Gessen sul “New Yorker”, già attivista Lgbt a Mosca, incaricato-a da Putin di molte funzioni rappresentative, fino al 2013, quando emigrò negli Usa (ma aveva già la cittadinanza americana, i genitori avendo potuto emigrare negli Stati Uniti nei primi anni 1980, grazie al programma di espatri per gli ebrei messo a punto da Kissinger, salvo poi ritornare a Mosca). Il noi sembra qui un appello agli americani anti-trumpiani, ma è normalmente usato da Gessen per indicare se stesso-a: scrive col noi.
Nata Maria Alexandrovna, “Masha”, Gessen veste maschile, ha una moglie (la seconda, dalla prima ha divorziato, russe entrambe), e si classifica non-binary trans, personalità multipla.
“Perché Trump non può permettersi di perdere le elezioni”, spiega il “New Yorker” . Perché è sfuggito a un impeachment, a ventisei accuse di sexual misconduct, e a circa quattromila cause. Tanti colpi di fortuna che potrebbero finire brutalmente se perde contro Biden”. Essere assolti in 4.027 cause non assolve in America. Dove avvocati a percentuale fanno qualunque causa: se perdono hanno perso il tempo e la carta bollata - ma sono tutti ricchi, il ricatto paga: i contingency lawyer, avvocati senza scrupoli per definizione, solitamente contro le assicurazioni e il big business, che col #metoo si sono eretti a moralizzatori.
Il presidente americano che si elegge oggi avrà 78 anni a fine mandato se vince Trump, 82 se vince Biden - che li dimostra tutti (è in politica dal 1970).
Kamala Harris, che Biden ha scelto per la vice-presidenza, nella campagna per la candidatura democratica era specialmente feroce con Biden, che accusava di razzismo.

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