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domenica 8 novembre 2020

La politica senza idee

Curioso film politico, di un politico amante della politica, critico e autocritico, costruttivo, innovativo, sempre pronto a mettersi in gioco, un santo, si direbbe, della politica, che il suo partito, il partito di una vita, non considera: quando pensa di potersi candidare alle primarie per la presidenza, semplicemente non lo fanno parlare. Un apologo socialista, della sinistra francese. Che, se non si è dissolta come in Italia, sotto il giustizialismo e il settarismo, naviga però senza idee.
Alice, una giovane laureata assunta all’ufficio stampa del comune di Lione, che si organizza per celebrare i 2.500 anni della fondazione, prende servizio il giorno in cui il suo posto, per una ristrutturazione, è stato abolito, e allora, per compensarla, le inventano un’attività: produrre idee per il sindaco. È una “normalista”, ma non intellettuale, una ragazza acqua e sapone – anche personalmente non ha grandi storie, solo rapporti confusi. La sua semplicità è il reagente della politica inutile e incapace – quale si sperimenta, non solo in Francia, ormai da decenni: dirà l’ovvio, e su questo il sindaco a corto di idee ritrova passione e acume. I furori “politicamente corretti” e inconcludenti, di cui la sinistra fa bandiera, sono confinati all’artista monomaniaca – pazza.
Curioso anche per essere trumpiano. Senza escandescenze, da sinistra classica – tra progressismo, innovazione, abnegazione personale, eccetera. Il risveglio del sindaco avviene quando scopre quello che tutti sanno: che la globalizzazione è l’impero del denaro, degli affaristi - banchieri e mediatori. Che le scuole, anche le grandi scuole della tradizione francese, sono buone se formano banchieri - quelli che si arricchiscono sui risparmi faticati da chi lavora. E che conviene fabbricare il vasetto dello yogurt a tremila km. di distanza da dove si produce lo yoghurt – conviene ai mediatori, la vecchia borghesia parassitaria. Il mercato, che lui chiama mondializzazione, elimina la politica: il sindaco non ha più idee perché non ha poteri, di orientare, facilitare, giudicare.
Nicolas Pariser, Alice e il sindaco, Sky
 

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