“Il tradimento dei latinos. Ora ballano
con Trump” - che pure ha eretto il muro alla frontiera. E perché? “Il
presidente incarna il loro lìder ideale: è un «macho»” – Gabriele Romagnoli, “la Repubblica”. Tutti gay questi latinos?
O cialtroni.
Settanta milioni di voti per Trump non
sono male. Forse c’è qualcosa di nuovo o di diverso in questi Stati Uniti
post-crisi 2009 e da globalizzazione. Ma ai corrispondenti italiani a New York
non interessa farcelo sapere. Trump è un sociopatico e tanto basta. Con
settanta milioni di followers?
È sconsiderato, prima che scandaloso, il
blocco delle regioni governate dal centro-destra – con la minima eccezione
della Valle d’Aosta. Anche di quelle cioè che secondo tutti gli indici (rapporto
contagi-tamponi, occupazione letti, occupazione terapie intensive) sono al di
sotto dell’emergenza, Calabria e Sicilia. Riducendo al lastrico i fornitori di
servizi, e i lavoratori del comparto. Mentre si escludono le regioni a rischio
ma governate dal Pd: Campania, Puglia, Toscana, Lazio. Una selezione grave anche
per la salute. Senza obiezioni, a partire dalla presidenza della Repubblica.
Il Dcpm è una furbata avvocatesca, non
andando al vaglio del capo dello Stato, ma a che scopo?
Sembra insensibile l’avvocato Conte che
monopolizza ogni paio di giorni le tv, mentre censisce e presagisce sciagure.
Uno sciocco, si direbbe, con la faccia uguale e inalterabile, per nozze e funerali.
È invece stella di prima grandezza della politica italiana. Il più popolare,
dicono i (suoi) sondaggi.
Potenza di un governo animato da Rocco Casalino,
reduce illustre dal “Grande Fratello”. Con concorso di media beanti.
“La
sfida più difficile, con questo virus, è provare a prevederne l’andamento -
chiosa semplice l’epidemiologo Vespignani da Boston. E sensato: “Se ci si
ritrova a inseguire, tutto diventa più difficile”. Si capisce al differenza con
la Germania, tra Merkel che previene, e Conte-D i Maio-Zingaretti che ci
capiscono poco, a parte le ragioni di partito.
La Cassazione boccia la Procura Generale
che ne chiede l’assoluzione, e condanna Verdini. Dice che la Cassazione non
entra nel merito, ma guarda la forma. Dunque Verdini è in carcere non perché
bancarottiere ma per la forma.
Bisognerà ricordare questa Cassazione,
così veterodemocristiana, del potere degli amici.
La Cassazione boccia totalmente la
Procura di Firenze che aveva perquisito gli uffici e l’abitazione, e requisito
il computer di Davide Serra, uomo di finanza a Londra, amico di Renzi. Non
aveva motivo per la perquisizione, e per il sequestro. Detto per una volta con
chiarezza: “Non sono definiti in alcun modo i contorni essenziali della
vicenda” criminosa. Anzi, la Procura ha perquisito e sequestrato per cercare
“un appiglio criminoso” contro Serra.
Non si può dire che il procuratore
Creazzo – che è di destra – sia di destra, e quindi anti-Renzi: il procuratore
della Repubblica non è uno sbirro, è uno incaricato di proteggere i diritti del
cittadino. Ma se Serra non fosse stato amico dell’amico Renzi?
Nel giudizio della Cassazione
sull’attività della Procura di Firenze nell’inchiesta contro Serra (contro
Renzi) ci sono almeno un paio di reati a carico della Procura stessa. Ma come
non detto, giudice non morde giudice.
Tito Boeri, presidente moralista
dell’Inps per cinque anni, 2024-2019, gli anni di Matteo Renzi, che non ha
migliorato in nulla l’Inps e in qualche punto l’ha indebolito (le famigerate buste arancione per convincere gli assicurati Inps che avranno
pensioni da fame – senza le pensioni integrative, private…..), si fa lustro vantando
meriti di moralizzatore. È molto “Milano”: vorrebbe un qualche scandalo, per
lanciare il suo libro “Riprendiamoci lo Stato”. Ma è anche molto “sinistra”,
una certa sinistra, quella che viene da – e va a – destra.
Il giovane Toti prova a scaricare i
settantenni avendo in mente Berlusconi, suo padre putativo. Ma esisterebbe
Toti, eterno giovincello, senza Berlusconi che lo portò in vita?
Ma Toti non presiede la regione Liguria, la regione italiana, e probabilmente europea, col più alto numero di ultrasettantenni, per la bassissima natalità, e per il buon tenore di vita? Certo, non è tenuto a saperlo, non essendo nemmeno ligure - è lì perché ce lo ha messo Berlusconi.
Della giustizia dei governi
Conte-Bonafede Giovanni Maria Flick può dire a Vecchi sul “Venerdì di
Repubblica”: “Ha una visione tutta carcerocentrica che non mi piace. In due
anni cosa ha fatto? Lo Spazzacorrotti. Non una riforma ma un semplice
inasprimento delle pene. E poi la proposta del trojan, come mezzo di ricerca
della prova, di cui i pm fanno un uso disinvolto, che va contro l’art. 15 della
Costituzione”. Il governo di un avvocato e di un giudice: la giustizia è malata
nel midollo.
Il Dcpm è una furbata avvocatesca, non andando al vaglio del capo dello Stato, ma a che scopo?
Potenza di un governo animato da Rocco Casalino, reduce illustre dal “Grande Fratello”. Con concorso di media beanti.
Bisognerà ricordare questa Cassazione, così veterodemocristiana, del potere degli amici.
Non si può dire che il procuratore Creazzo – che è di destra – sia di destra, e quindi anti-Renzi: il procuratore della Repubblica non è uno sbirro, è uno incaricato di proteggere i diritti del cittadino. Ma se Serra non fosse stato amico dell’amico Renzi?
Il giovane Toti prova a scaricare i settantenni avendo in mente Berlusconi, suo padre putativo. Ma esisterebbe Toti, eterno giovincello, senza Berlusconi che lo portò in vita?
Ma Toti non presiede la regione Liguria, la regione italiana, e probabilmente europea, col più alto numero di ultrasettantenni, per la bassissima natalità, e per il buon tenore di vita? Certo, non è tenuto a saperlo, non essendo nemmeno ligure - è lì perché ce lo ha messo Berlusconi.
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