venerdì 13 novembre 2020

Ombre - 537

Nel Lazio i casi nuovi di contagio erano ieri 2.686, i decessi 49. Il 12 aprile, al culmine del contagio, erano 122, con 5 decessi. Non c’è paragone tra quell’ondata e questa, molto più preoccupante – sono pieni anche gli ospedali. Ma non si può dire, non si dice: le cronache romane dicono che, insomma, la situazione è sotto controllo.
Il concetto di palude è sempre stato associato a una certa Roma, ma questa (non)informazione si supera, si direbbe impensabile.
 
Le Borse navigavano già forte malgrado la virulenta seconda ondata, di contagi e morti. È bastato l’annuncio Pfizer di un possibile vaccino contro l’epidemia per portarle a nuovi record, sia a Wall Street che in Europa e a Shangai. Non è una cosa seria – la Borsa o il contagio?
 
La Lombardia muore, tremila contagi solo a Varese martedì, il doppio di tutta la Calabria insolentita, gli ospedali di Como al collasso, e mercoledì il “Corriere della sera”, p. 2, non trova di meglio che incolpare De Luca, il presidente della regione Campania. Killer Roncone. Vero:
https://www.corriere.it/politica/20_novembre_10/campania-giallama-pure-rossa-adesso-de-luca-attacca-de-luca-92a9347a-23a0-11eb-852a-fddf3d627dac.shtml
 
A  p. 7, invece, il colpevole è, a tutta pagina, Solinas, presidente della Sardegna. Qui si capisce di più: Solinas è un berlusconiano. La colpa non  dev’essere del governo, imprevidente e incapace -  quello della Roma magari no ma il giallorosso governativo va protetto e benedetto. Informazione?
 
Il governo è indietro su tutti i fronti nella pandemia di autunno. Non per insipienza, poiché tutti sappiamo tutto - che la seconda ondata è più diffusa, e più grave, della prima. Forse nemmeno per incapacità. Per un orrido equilibrismo politico, che la figura virginale del ministro Speranza copre mentre proprio a lui è da ricondurre: si dispongono chiusure e limiti non in base alla virulenza del virus ma alle convenienze politiche. L’unico filo del ministro della Salute è “salvare” le regione  amiche – un tempo si sarebbe detto compagne - dove il suo partito è al governo.
 
“Il grande sogno franco-tedesco è mettere le mani sul risparmio privato degli italiani”, dice Giulio Sapelli. Che non sembra possibile e invece è quello che è avvenuto e sta avvenendo. Da parte tedesca con qualche problema - i problemi di Deutsche Bank, che per prima aveva tentato l’affondo (e affondò il debito aprendo la speculazione del 2011). La Francia ci prova da tempo, con Bnl e Agricole – in un primo tempo promossa dall’avvocato Bazoli.
 
Trump certo non è Hitler. Ma fa senso ricordare che Freud scrisse “Psicologia delle masse e analisi dell’Io” un secolo fa, quando un Hitler sconosciuto stava per finire in galera per aver tentato un colpo di Stato in birreria, mentre gli psichiatri americani si affannano, in libri e film a dire Trump pazzo. C’è da dubitare della psichiatria se on sia follia, sia pure al coperto del politicamente corretto, e anzi dell’“impegno” politico – ma l’impegno, in America, è parola vuota, se non è business.
 
Nel guazzabuglio di pareri “scientifici” sul coronavirus un fatto sembrava certo: che chi l’aveva preso non l’avrebbe ripreso. Ma neanche questo è vero: un quindici per cento dei guariti è ritornato positivo. La teoria degli anticorpi sembra non reggere. Questo coronavirus è la Waterloo della scienza trionfante, della medicina.
 
Macron “è pazzo”. I mussulmani in Europa “sono perseguitati come gli ebrei sotto il nazismo”. I capi politici in Europa sono “fascisti nel vero senso della parola”. Copyright Erdogan, capo di Stato della Turchia, alleato dell’Italia, di Macron e degli altri europei, nella Nato e con i sussidi di Bruxelles.
Dice: altrimenti ci manda tutti i siriani. Cioè, ha ragione Erdogan?

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