Ombre - 537
Nel
Lazio i casi nuovi di contagio erano ieri 2.686, i decessi 49. Il 12 aprile, al
culmine del contagio, erano 122, con 5 decessi. Non c’è paragone tra quell’ondata
e questa, molto più preoccupante – sono pieni anche gli ospedali. Ma non si può
dire, non si dice: le cronache romane dicono che, insomma, la situazione è
sotto controllo.
Il
concetto di palude è sempre stato associato a una certa Roma, ma questa
(non)informazione si supera, si direbbe impensabile.
Le
Borse navigavano già forte malgrado la virulenta seconda ondata, di contagi e
morti. È bastato l’annuncio Pfizer di un possibile vaccino contro l’epidemia
per portarle a nuovi record, sia a Wall Street che in Europa e a Shangai. Non è
una cosa seria – la Borsa o il contagio?
La
Lombardia muore, tremila contagi solo a Varese martedì, il doppio di tutta la
Calabria insolentita, gli ospedali di Como al collasso, e mercoledì il
“Corriere della sera”, p. 2, non trova di meglio che incolpare De Luca, il
presidente della regione Campania. Killer Roncone. Vero:
https://www.corriere.it/politica/20_novembre_10/campania-giallama-pure-rossa-adesso-de-luca-attacca-de-luca-92a9347a-23a0-11eb-852a-fddf3d627dac.shtml
A p. 7, invece, il colpevole è, a tutta pagina,
Solinas, presidente della Sardegna. Qui si capisce di più: Solinas è un
berlusconiano. La colpa non dev’essere
del governo, imprevidente e incapace - quello
della Roma magari no ma il giallorosso governativo va protetto e benedetto.
Informazione?
Il
governo è indietro su tutti i fronti nella pandemia di autunno. Non per
insipienza, poiché tutti sappiamo tutto - che la seconda ondata è più diffusa,
e più grave, della prima. Forse nemmeno per incapacità. Per un orrido equilibrismo
politico, che la figura virginale del ministro Speranza copre mentre proprio a
lui è da ricondurre: si dispongono chiusure e limiti non in base alla
virulenza del virus ma alle convenienze politiche. L’unico filo del ministro
della Salute è “salvare” le regione amiche – un tempo si sarebbe detto compagne - dove
il suo partito è al governo.
“Il grande sogno franco-tedesco è mettere le mani sul risparmio privato degli italiani”,
dice Giulio Sapelli. Che non sembra possibile e invece è quello che è avvenuto
e sta avvenendo. Da parte tedesca con qualche problema - i problemi di Deutsche
Bank, che per prima aveva tentato l’affondo (e affondò il debito aprendo la speculazione
del 2011). La Francia ci prova da tempo, con Bnl e Agricole – in un primo tempo
promossa dall’avvocato Bazoli.
Trump
certo non è Hitler. Ma fa senso ricordare che Freud scrisse “Psicologia delle
masse e analisi dell’Io” un secolo fa, quando un Hitler sconosciuto stava per
finire in galera per aver tentato un colpo di Stato in birreria, mentre gli psichiatri
americani si affannano, in libri e film a dire Trump pazzo. C’è da dubitare della
psichiatria se on sia follia, sia pure al coperto del politicamente corretto, e
anzi dell’“impegno” politico – ma l’impegno, in America, è parola vuota, se non
è business.
Nel
guazzabuglio di pareri “scientifici” sul coronavirus un fatto sembrava certo:
che chi l’aveva preso non l’avrebbe ripreso. Ma neanche questo è vero: un
quindici per cento dei guariti è ritornato positivo. La teoria degli anticorpi
sembra non reggere. Questo coronavirus è la Waterloo della scienza trionfante,
della medicina.
Macron
“è pazzo”. I mussulmani in Europa “sono perseguitati come gli ebrei sotto il nazismo”.
I capi politici in Europa sono “fascisti nel vero senso della parola”.
Copyright Erdogan, capo di Stato della Turchia, alleato dell’Italia, di Macron
e degli altri europei, nella Nato e con i sussidi di Bruxelles.
Dice:
altrimenti ci manda tutti i siriani. Cioè, ha ragione Erdogan?
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