Psichiatria da pazzi
Un film documentario della
batteria anti-Trump nella campagna elettorale, visto dopo, lascia amaro. Per la
compassata assurdità degli psichiatri, che seduti, calmi, ironici, dicono
avvedutezze senza senso: Trump è afflitto da “narcisismo maligno”. Che sembra
niente, ma è nei prontuari una miscela
di paranoia, antisocialità (uno che ha catturato la fiducia di settanta milioni di
elettori, nei soli Stati Uniti?), e anzi sadismo.
Nonché in Italia, nella stessa America
Trump resta fenomeno sconosciuto. Alla critica militante, ai “belli-e-buoni” della
repubblica, ai saputi. Noto solo per le intemperanze verbali – per i tweet, un
linguaggio che chiama le intemperanze.
Trump si direbbe un fenomeno politico,
e non c’è da fare affidamento sulla psichiatria in politica. Ma la voglia di
spendersi in politica – degli psichiatri americani come dei virologi in Italia
- è inquietante, minacciosa. Il narcisismo dello psichiatra è in effetti come
da protocollo: paranoide, antisociale e sadico.
Dan Partland, #Unit – La psicologia di Donald Trump
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