lunedì 9 novembre 2020

Psichiatria da pazzi

Un film documentario della batteria anti-Trump nella campagna elettorale, visto dopo, lascia amaro. Per la compassata assurdità degli psichiatri, che seduti, calmi, ironici, dicono avvedutezze senza senso: Trump è afflitto da “narcisismo maligno”. Che sembra niente, ma è nei prontuari una  miscela di paranoia, antisocialità (uno che ha  catturato la fiducia di settanta milioni di elettori, nei soli Stati Uniti?), e anzi sadismo.
Nonché in Italia, nella stessa America Trump resta fenomeno sconosciuto. Alla critica militante, ai “belli-e-buoni” della repubblica, ai saputi. Noto solo per le intemperanze verbali – per i tweet, un linguaggio che chiama le intemperanze.
Trump si direbbe un fenomeno politico, e non c’è da fare affidamento sulla psichiatria in politica. Ma la voglia di spendersi in politica – degli psichiatri americani come dei virologi in Italia - è inquietante, minacciosa. Il narcisismo dello psichiatra è in effetti come da protocollo: paranoide, antisociale e sadico.
Dan Partland, #Unit – La psicologia di Donald Trump

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