mercoledì 23 dicembre 2020

Appalti, fisco, abusi (192)

Intesa si allaccia alla Cariplo che ha ingurgitato, la Cassa di rispasmio delle province lombarde, con la sezione Piccole e Medie Imprese. Con un obiettivo esagerato: farne crescere 200 mila in pochi anni. Ma la Cariplo di Gordano Dell’Amore probabilmete superò quella cifra, negli anni del boom, 1950-1960, e dopo. Niente è impossibile, volendo – sapendo – lavorare.
 
Il bancomat  “non è abilitato ai pagamenti online”, solo le carte prepagate. Non si sapeva, si scopre ora che la app IO che gestisce il cashback, il rimborso percentuale dei pagamenti effettuati con carta, di debito o di credito, non ne carica le transazioni. Cioè il metodo più diffuso e semplice di pagamento non in contanti.
Il cashback è uno strumento per combattere l’evasione fiscale e il riciclaggio oppure uno strumento di propaganda politica, a carico del fisco – come il reddito di cittadinanza nell’80-90 per cento dei casi?
 
Né il governo né la app IO hanno ritenuto di specificare, nei tanti comunicati, bollettini, forum, domande e risposte,  che il bancomat  non è abilitato al programma cashback. Anzi, IO lo ha caricato, e tuttora lo carica, diligente. Solo avvertendo, in piccolo, in altra sezione, che “c’è qualche problema”, e consigliando di “contattare la banca di emissione”. Cioè di perdere mezze ore e ore in coda ai numeri verdi e alle chat, o ai telefoni della filiale che non rispondono mai.
 
Banche e assicurazioni soprattutto, fra tutti i servizi, hano reso la vita difficile agli utenti col distanziamento e il lavoro a distanza. Non c’è mai nessuno a rispondere ai problemi, e nemmeno a fisare gli appuntamenti – se non per caso, qualche giorno. E scrivere email è come buttare il messaggio nella bottiglia a mare.

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