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Cronache dell’altro mondo (83)
Il big
business (“donatori dalle grandi tasche che hanno fatto fortuna a Wall
Street, nella Silicon Valley e in altri potenti settori dell’America finanziaria”,
inclusi gli Emirati Arabi Uniti, per una somma tra 1,5 e 3 milioni di dollari –
“The Wall Street Journal”) ha finanziato la campagna elettorale di Biden. Attraverso
il Cap, Center for Economic Progress. La cui direttrice, Neera Tanden, dirigerà
l’Office of Management and Budget – l’amministrazione - alla Casa Bianca. Il
direttore dell’Office of Public Engagement
nominato da Biden, il deputato Cedric Richmond, ha esordito assicurando i
top manager che essi avranno sempre ascolto alla Casa Bianca, e un rapporto privilegiato.
In vista della proclamazione lunedì a Washington
del vincitore al voto presidenziale, la Procura dello Stato del Texas ha aperto
un procedimento presso la Corte suprema per frode elettorale: quattro stati,
Georgia, Michigan, Pennsylvania e Wisconsin, avrebbero “modificato illegalmente
le procedure elettorali”. Trump sostiene che altri 17 Stati hanno sottoscritto
il ricorso del Texas, e insiste: “Ho ricevuto centinaia di migliaia di voti in
più del mio rivale in tutti gli stati chiave. Tutti i dati raccolti dopo il
voto dicono che per me era impossibile perdere se non in un’elezione truccata”.
Chiuse le elezioni presidenziali, il figlio di
Biden va sotto processo per reati fiscali – il presidente eletto viene solitamente “azzoppato”.
In precedenza gli affari dubbi di Biden
figlio avevano alimentato molti pettegolezzi. E sono costati a Trump un
processo di impeachment al Congresso,
per aver sollecitato dal presidente ucraino, ascoltato dalla Cia, un’indagine
sulla corruzione di Biden figlio in quel Paese – cosa che il presidente ucraino,
un comico come Grillo, trovò sconveniente fare. Altri affari chiacchierati
Biden figlio ha trattato in Cina.
“Freud considerava l’America «un aborto della
civiltà», e Clemenceau «l’unica nazione della storia passata direttamente dalla
barbarie alla decadenza, senza la fase intermedia di viltà»” – Antonio Monda,
“la Repubblica”.
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