sabato 5 dicembre 2020

Feste tristi per Montalbano

Due Capodanni di Montalbano, naturalmente solo, in lite con le feste – tratti da “Un mese con Montalbano” e “Gli arancini di Montalbano”. Due prove che senza la Sicilia non c’è “Montalbano”, non c’è Camilleri.
Il whodunnit alla Poirot di “Capodanno”, chi è stato, è poca cosa - poco lussureggiante nella ambientazione, cervellotico nello schema assassino. Lo “sfunnapedi” di “Gli arancini di Montalbano”, il tranello, che il commissario si inventa, per potersi mangiare indisturbato gli arancini di Adelina, la “cammarera”, è perfino irritante.
Entrambi i racconti, recuperati in due dei film tratti dai Montalbano, invece funzionano: “Gli arancini di Montalbano”, il secondo o terzo film di Sironi, l’inventore del Montalbano al cinema, e dieci anni dopo il secondo della serie “il Giovane Montalbano” di Tavarelli – che ricalca, in economia, quello di Sironi. E allora? C’è, anche, un Montalbano al cinema, di Sironi?
Andrea Camilleri, Capodanno, la Repubblica, pp. 47, gratuito col quotidiano

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