IO non sono
Scrive IO letterine affettuose, la app del
ministero dell’Innovazione che dovrebbe registrare le carte di debito e di
credito per il cashback e la lotteria
sui pagamenti digitali. Le scrive al modo della Silicon Valley, di google,
apple etc., molto lunghe, che dicono tutto e il contrario. Di logica, si
direbbe, asiatica - “se non è questo, è quello” - o pre-baconiana. Consolanti –
e in italiano, bisogna riconoscerlo, non in inglese. Ma, poi, il fatto è che IO non fa
quello che dovrebbe: caricare le carte di credito e di debito che la legge, il
governo, l’antiriciclaggio, l’antievasione chiamano a utilizzare, e quasi
impongono. Complica lo ghiommero invece di sbrogliarlo.
Non è il primo caso. Anche Immuni era necessaria
e risolutiva, e non è servita a niente: non ha disposto nessun tracciamento e
nessuna quarantena, la seconda ondata di coronavirus è perfino peggiore della prima,
per contagi e decessi. Per non dire dei flop minori, ma altrettanto micidiali:
il bonus bici, o gli accessi all’Inps per i “ristori”, o alla stessa IO per il
bonus vacanze. Quanto tempo sprecato, e quante energie.
La ministra Pisano da due anni tempesta di app
sfolgoranti, che tutte non funzionano, e complicano la vita. È vero che è una
ministra nuova, 5 Stelle, ma è l’improntitudine 5 Stelle? È anche vero che
gestisce un ministero per l’Innovazione, e non l’innovazione, sotto nessuna specie.
Ma non potrebbe almeno dare un indirizzo, programmare? Il cashback non è arrivato all’improvviso, come il virus, se ne parla
da un anno, è legge da un mese, non ci poteva pensare prima? Pensare, certo,
non è facile.
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