martedì 15 dicembre 2020

La multa è selettiva

L’aperitivo freddo a largo Arenula, al ghetto, dietro l’edicola ormai tristemente chiusa, si riscalda alle 11,55 col un pallido sole e con l’arrivo dei vigili urbani. Due, un lui e una lei, come usa. Lui atletico, Nike bianchissime, lei zazzeruta e goffa.
La Tipo di servizio hanno lasciato all’angolo coi Falegnami. L’atleta è ed è entrato nella merceria. Ne è uscito col vecchio merciaio, e insieme hanno ponderato le macchine parcheggiate. Nella cosiddetta via sant’Elena, dietro la Posta, che è zona pedonale ma da sempre adibita a parcheggio, così usa a Roma (si parcheggia ovunque: a Roma, 3 milioni di residenti, circolano 3,3 milioni di autoveicoli, 2,6 a quattro ruote), per anni e decenni, fino a che non cominciano le multe - a volte le multe si fanno per un periodo, due giorni, una settimana, poi si torna a parcheggiare liberamente, per un motivo che sfugge. C’entrano sette macchine a spina di pesce, anche otto.
Il merciaio ha indicato col capo. Poi il vigile ha chiamato col capo la vigilessa. Come sovrappensiero ha fatto dei cenni, sempre col capo, e la vigilessa si è messa all’opera. Ha fatto la multa alla prima macchina, all’angolo coi Falegnami, poi si è avvicinata.
Da vicino sembrava congestionata, quasi sudata. Ha guardato perplessa l’atleta, che si è avvicinato. L’atleta, si dirà capopattuglia?, ha titubato anche lui, poi è tornato al negozio. Il vecchio ha detto una parola, e a un cenno del capopattuglia la zazzeruta ha lasciato la multa sotto il tergilunotto non dell’ultima ma della penultima macchina, la sesta – oggi erano parcheggiate sette macchine.
Poi i due vigili sono tornati in silenzio alla macchina di servizio e se ne sono andati.
Non un diversivo divertente. Ma il sentimento di avere assistito a una rappresentazione, a suo modo eccitante: uno dei vecchi “quadri viventi”, di ruoli e temi collaudati, che invece di belle donne in carne esibisce muti corruttori, corrotti, appropriatori di suolo pubblico, e della legalità – il merciaio gestisce le soste, la legge lo protegge, a un prezzo.
Non avendo nulla da fare causa lockdown c’è anche tempo per riflettere. Fare merce della legalità è anche questo parte dell’ideologia del mercato? Ma a Roma, è pure vero, il mercato data dal tempo dei publicani.

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