sabato 26 dicembre 2020
La spia
Una confidenza si era stabilita in via Garibaldi con la vicina di piano, abitare in posti belli induce una sottile malinconia. Donna espansiva e di buona conversazione, giovane, bionda, che di sé solo ha detto essere rumena. La conoscenza è avvenuta dalla macellaia, il ritrovamento a volte da Giovanni. Una stendhaliana amicizia amorosa, il titillamento del come potrebbe essere, acuito dal suo essere rumena a Roma, quando il visto non era facile, per la sua aria anche non equivoca, e l’occupazione improbabile, professore d’orchestra alla Rai, dov’è chiamata Cavalla Ostrogota – ce ne sono, non amate: brave, costano poco e non rompono. Acuito dall’essere che non è, e dal possibile che si vuole escludere. Analizzando Dioniso dal sesso incerto, Bacone conclude che “ogni affetto violento ha sesso incerto, ha insieme impeto virile e impotenza femminile”. Non sempre – è Dioniso anche “L’amore è come l’edera” – ma l’amicizia amorosa è il motore perpetuo del desiderio.
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