Appalti, fisco, abusi (195)
Avere al 31 dicembre 2020 (la promessa di) un rimborso
di consumi luce dall’1 luglio al 31 agosto 2017 per ben 1.113 kWh pagati in
eccesso è angosciante. Cosa paghiamo in bolletta? Determinato come? Da chi?
Perché la bolletta non è semplice e chiara, e non corrisponde al contatore –
che non conta per la bolletta?
Il mercato libero è il ludibrio dell’utente:
una enorme burocrazia per nascondere abusi?
Manda Enel per una casa che non si può
abitare, da un anno il governo lo proibisce, la fattura elettrica bimestrale,
che vanta in grossi caratteri “chiara, sintetica e trasparente”. Costo € 45,65,
per zero kWh fatturati: da mesi il contatore rileva nelle tre fasi sempre le
stesse cifre.
Per Enel, per l’Autorità per l’Energia, gli
euro sono noccioline, un passatempo per le scimmie. In attesa di rimborso, fra
cinque anni, per intercessione di padre Pio?
Vanta Enel nella bolletta una produzione di
elettricità da fonti rinnovabili del 42 per cento. Mentre non è vero. Perché lo
fa – può farlo? Perché si intascano “oneri di sistema”, soldi per “non” fornire
elettricità.
Si poteva in Spagna già molti anni fa (ai
tempi arretrati di Franco) disporre del proprio conto corrente presso qualsiasi
filiale della banca, non si può in Italia nel 2021. Se non per graziosa disponibilità
del capo desk. Per proteggere chi, certo non la sicurezza.
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