Cronache dell’altro mondo (87)
Gli ispanici votano
in America repubblicano. Hanno votato per Trump e il Muro. In Texas e in
Florida, dove il voto ispanico pesa nel complesso dei votanti, sono stati
determinanti per la vittoria locale di Trump. In Florida, nella contea di
Miami-Dade, dove gli americani “bianchi” sono solo il 15 per cento, e gli
ispanici il 65, Trump ha accresciuto il voto rispetto al 2016 del 12-13 per
cento. Nella contea Hidalgo, al confine col Messico, dove il Muro di Trump è
stato costruito, ei “bianchi” sono ancora meno, il 7 per cento, gli ispanici il
91 per cento, Trump è passato dal 28 al 41 per cento rispetto al 2016.
Non si sono
fatte analisi del voto. Un’ipotesi vuole gli ispanici, immigrati recenti, contrari
alla nuova immigrazione, che minaccia di restringere ulteriormente retribuzioni
e possibilità di occupazione. Un’ipotesi
analoga, basata sulle statistiche dell’imprenditoria minuta (commercio,
manifattura, servizi), che per il 30 per cento è di proprietà “etnica” (di
ispanici, neri, asiatici), in Texas e in Florida lo è di più, al 47 e al 45 per
cento rispettivamente. L’ipotesi è che il minuto imprenditore abbia temuto le
manifestazioni violente, con furti, incendi, distruzioni, tipo Black Lives Matter.
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