mercoledì 20 gennaio 2021

Ed ecco il fad, film a distanza – per ridere

Il primo film “da remoto”, su skype, zoom, teams, twitch, cellulari, perfino il porno è da remoto, con quarantene, mascherine e convivenze forzate, con tutti i trovati della rete, videotelefono, già alla sveglia, messaggistica, video, nella solita remota atmosfera elbana di Marciano Marina. Una trovata geniale: i vecchietti del BarLume che si concertano a distanza - si dirà il nuovo genere cad, conversazione a distanza  far, film a distanza? Il morto c’è, ma giusto per un’ora di gag. Come il gioco di bambini del titolo.
Con spazi speciali per Michele Di Mauro, il torinese tourné siciliano, che racconta la sua irresistibile ascesa, a commissario, a questore, a capo della Polizia - “mi manca solo la presidenza  della Repubblica” - grazie al ferro di cavallo. E per una Susana-Dolores videosoubrette multiforme, da suora, commissaria, maestrina, misteriosa ma non tanto (eccetto che per il nome, che il cast non dà) - le cose da esibire sono sempre quelle.
Il regista s’è divertito, veloce e multiforme più della sceneggiato (che condivide con Davide Lantieri, Ottavia Madeddu e Carlotta Massimi), e lo spettatore pure.
Roan Johnson, Tana libera tutti, Sky Cinema

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