La solita Europa poco e tardi
Sembrava rilanciarsi con la formula “Ursula”
di Prodi, la scelta della nuova Commissione tra Popolari e Socialisti insieme,
con l’apporto dei 5 Stelle, ma è sempre l’Europa del poco e tardi. In confronto
all’America del vituperato Trump, quasi zero. Perde la partita perfino con la
Gran Bretagna di Johnson.
Le vaccinazioni anti-covid ha fatto partire in
ritardo, ritardandone l’esame e l’approvazione. E le forniture consente che
siano ritardate, per contratti fatti male, che si vergogna ora di rendere
pubblici – col sospetto non sospetto che le consegne siano ridotte non per
problemi di produzione ma per il dirottamento della produzione verso
destinazioni più prodighe, compresi gli Stati Uniti e la Gran Bretagna.
Le vaccinazioni in America sono partite a metà
dicembre, sono di massa, un milione al giorno, gratuite per tutti, compresi gli
immigrati senza permesso, e hanno coperto l’equivalente di metà della
popolazione italiana, il 7 per cento della popolazione americana, tre volte
tanto i vaccinati in tutta la Ue.
Nessuno scandalo del resto è possibile se
Pfizer e Astrazeneca dirottano i vaccini. Il gruppo americano e il gruppo
britannico hanno ricevuto dai rispettivi governi finanziamenti per la ricerca e
lo sviluppo del vaccino sette volte maggiori di quelli disposti dalla Ue. Dove peraltro le
vaccinazioni di massa non si sa ancora come organizzarle. Dai siti di
stoccaggio a basse temperature all’organizzazione. In appositi capannoni, i
“quadrifogli”, che non esistono? In farmacia? Dal medico di base? Le
prenotazioni si aprono lunedì ma nessuno ne sa nulla. E comunque si aprono le
prenotazioni – se si aprono – ma quando si comincia? Non si sa.
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