sabato 30 gennaio 2021

La solita Europa poco e tardi

Sembrava rilanciarsi con la formula “Ursula” di Prodi, la scelta della nuova Commissione tra Popolari e Socialisti insieme, con l’apporto dei 5 Stelle, ma è sempre l’Europa del poco e tardi. In confronto all’America del vituperato Trump, quasi zero. Perde la partita perfino con la Gran Bretagna di Johnson.
Le vaccinazioni anti-covid ha fatto partire in ritardo, ritardandone l’esame e l’approvazione. E le forniture consente che siano ritardate, per contratti fatti male, che si vergogna ora di rendere pubblici – col sospetto non sospetto che le consegne siano ridotte non per problemi di produzione ma per il dirottamento della produzione verso destinazioni più prodighe, compresi gli Stati Uniti e la Gran Bretagna.
Le vaccinazioni in America sono partite a metà dicembre, sono di massa, un milione al giorno, gratuite per tutti, compresi gli immigrati senza permesso, e hanno coperto l’equivalente di metà della popolazione italiana, il 7 per cento della popolazione americana, tre volte tanto i vaccinati in tutta la Ue.
Nessuno scandalo del resto è possibile se Pfizer e Astrazeneca dirottano i vaccini. Il gruppo americano e il gruppo britannico hanno ricevuto dai rispettivi governi finanziamenti per la ricerca e lo sviluppo del vaccino sette volte maggiori di quelli disposti dalla Ue. Dove peraltro le vaccinazioni di massa non si sa ancora come organizzarle. Dai siti di stoccaggio a basse temperature all’organizzazione. In appositi capannoni, i “quadrifogli”, che non esistono? In farmacia? Dal medico di base? Le prenotazioni si aprono lunedì ma nessuno ne sa nulla. E comunque si aprono le prenotazioni – se si aprono – ma quando si comincia? Non si sa.

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