lunedì 18 gennaio 2021

Napoli da bere

Partendo dal famoso titolo “Un giorno di Settembre a dicembre”, Gelsomina “Mina” Settembre essendo il nome dell’eroina di De Giovanni, assistente sociale ai Quartieri Spagnoli, un’avventura quotidiana, e niente di più sfigato, senza termosifone a Natale, la giusta scansione di una serie: episodi brevi, e conclusi, di un’ora, su un volto già noto a tutti, Serena Rossi, avendo lavorato nella serie dei “Montalbano”, e storie congruenti. Se ne annunciano dodici - girati tra luglio e agosto, nella calura fuori pandemia, anche il primo episodio, di Natale al gelo. Quindi sei serate, di ritmo, storie concluse, e ottime caratterizzazioni - i produttori della serie, Fulvio e Paola Lucisano, hanno capito la filosofia di Degli Esposti-Palomar, nei “Montalbano” (la stessa Serena Rossi si dice “miracolata dei Montalbano, prima cantavo ai matrimoni”)  e nei nuovi “Barlume”.
Perfino Napoli è accettabile, benché De Giovanni ce l’abbia con la sua città, sporca, spocchiosa, un po’ violenta. Tiziana Aristarco, altra milanese deputata a leggere le ombre del Sud, come già da maestro  Alberto Sironi, la fa un po’ da bere. Bella, ovvio, ma anche sopportabile.
Tiziana Aristarco, Mina Settembre, Rai 1

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