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giovedì 28 gennaio 2021

Ombre - 547

Trump esordì in politica estera con un approccio al dittatore nuclearista nordcoreano, Biden esordisce inviando le cannoniere nel Mare della Cina meridionale, a difesa di Taiwan. Il nemico n.
è ora la Cina? Non c’è innocenza.
 
Disney proibisce i suoi cartoni animati al suo pubblico, i bambini, per colpe varie di razzismo che
nessuno avrebbe subodorato. È il ridicolo il nuovo modo di essere occidentale, mondiale? Oppure no. Il mondo si adegua da quasi un secolo sempre al modo di essere americano, da Hollywood  all’informatica, ai social, ai tatuaggi e ai jeans sbucciati – anche alla pizza, che l’America dice americana. Ma in questo proibizionismo sembra di no: l’Asia non segue, nemmeno l’Africa – giusto l’Europa, un po’, per pavidità. È cominciato il declino americano?  
 
Ha fatto l’affare della vita rifilando Antonveneta al Monte dei Paschi, operazione talmente conveniente da portare al fallimento, di fatto, la più antica banca italiana. Ora ci prova a Unicredit: per rifilare il Monte dei Paschi alla (ex) più grande banca italiana? Questo Orcel è proprio quello che di direbbe un Costruttore, uno che fa la storia.  
 
Si fa la crisi politica per alchimie incomprensibili. A leggere i giornali e guardare le tv. Mentre il motivo c’è, e si sa: la “spartizione” del Recovery Fund. Ma non si dice. È la fine dell’informazione.
 
Non si ricorda crisi politica più sconcia, di mercanteggiamenti. Anche se per un business multimiliardario. Niente programmi, niente politica – schieramenti, indirizzi. Attorno ai 5 Stelle, maggioranza relativa di questo Parlamento, votati perché dovevano cambiare tutto. In peggio?
 
Non si sa che pensare del presidente Mattarella. Ha parlato di costruttori, e subito glieli hanno tradotti in “responsabili”, parlamentari sul mercato. Ha convocato Conte al Quirinale e Conte gli ha detto: ora non posso, devo girare un video propagandistico.
 
Conte capo di ben due governi, di orientamento opposto, pur non essendo nessuno, né un politico né una personalità. Un fatto senza precedenti, se non nella Quarta Repubblica francese, che ridusse la
Francia da grande potenza a niente, nella prima e nella seconda guerra mondiale. 
 
Si è ridotta enormemente l’attività delle farmacie in questo lungo inverno di pandemia. Il virus ha ridotto la morbilità. O male peggiore scaccia male minore?

La globalizzazione ha messo in crisi la democrazia - e la pandemia ha messo in crisi tutte e due”. È preciso su “La verità” l’ex ministro del Tesoro Tremonti, cultore della materia. Il coronavirus “ha hackerato il software della globalizzazione, il suo meccano mentale tutto positivo e progressivo. Superata l'emergenza sanitaria, restano gli effetti di crisi mentale, sociale ed economica” – è “la globalizzazione che da sogno si trasforma in incubo”.

Si inneggia ai fondi anti-crisi, che moltiplicano il debito, che non si potrà pagare, e presto neppure garantire. Quando la verità è agli occhi di tutti – nelle parole di Tremonti, monello del re nudo: Bush jr. e Obama hanno rimediato alla crisi del 2008 creando “una quantità enorme di moneta dal nulla. È quello che in Europa chiamiamo easing. E che sarà all'origine della prossima crisi.
 
L’ambasciatore a Mosca Terracciano si è vaccinato col russo Sputnik. Costretto per questo a giustificarsi: per “ragioni personali”. Mentre si sa: l’ambasciatore è uno dei pochi (il solo?) che ancora lavorano agli Esteri. Ministero diretto non a caso dal vagabondo Di Maio: fuori
dalla Libia, dall’immigrazione, da Pechino e Washington, perfino da Bruxelles, Berlino e Parigi, in freddo con Putin. Terracciano si occupa degli italiani in Russia, con una newsletter che spiega cosa
fare, in base alle decisioni del governo russo. Certo, non ci vuole molto, ma bisogna voler lavorare.
 
Per la terza volta nella Seconda (o Terza, o Quarta) Repubblica il governo cade con – per – la Relazione sullo stato della Giustizia: il secondo governo Prodi nel 2008, il governo Monti nel 2013,
e ora. La giustizia sarà un falso scopo, ma è un campo minato.

Nel mentre che l’Italia resta appesa alla maggioranza relativa dei 5 Stelle, e al loro Conte, con guru Grillo, la sindaca 5 Stelle di Roma  nomina assessore alla cultura un’amica, dei tempi del liceo,  Lorenza Fruci. Senza altra competenza. Sembra di sognare.
 
Alla vecchia amica Fruci la sindaca Raggi aveva già dato una consulenza alle Pari Opportunità. Con appannaggio più modesto, 27.570 euro, lordi, con questa funzione: “Indirizzo e controllo politico in ordine alle progettualità afferenti lo sviluppo delle politiche di genere per la promozione dei relativi diritti, per l’accoglienza e il sostegno delle donne”.

Lorenza Truci, neo assessora alla Cultura a Roma, vanta nel curriculum una “docenza su Arabesque e Burlesque come credito formativo per i giornalisti dell’ordine di Alessandria”. Ecco perché i giornali non si sa che farsene.  
 
Il governo ottiene la fiducia alla Camera, e dopo quattro giorni si dimette. Una ginnastica per umiliare ulteriormente il Parlamento.
 
Riccardo Nencini, senatore e segretario del Psi, salva al recupero dei tempi supplementari il governo Conte. Claudio Martelli lo accosta a Arlecchino servitore di due padroni: “Nela prima scena concede il simbolo del Psi a Renzi e fa gruppo con lui. Nela seconda fa gruppo con Renata Polverini Fiamma Tricolore e vota la fiducia a Conte – mentre dichiara che resterà con  Renzi….”. Replica Nencini: “Sbagliato. La Polverini è stata eletta a destra, io a sinistra”. La sinistra della destra, la destra della sinistra? Si capisce che il partito Socialista sia scomparso.
 
La sindaca di Roma Raggi in corsa per la rielezione inaugura chilometri di ciclabili deserte, moltiplica gli appaltini, dimette i non fedelissimi in giunta, e dà un premio di produzione ai 22 mila dipendenti del Comune, per un  anno in cui non solo “non lavorano” come vuole la passi, ma “nemmeno sono venuti” in ufficio. Nessun vecchio politico avrebbe avuto tanta immaginazione, è vero. E, certo, non è un caso di mafia al potere – mafioso Grillo? 

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