Quando la lieta novella veniva dall’Africa
Una storia di metà Trecento, che dal
deserto arabico e dall’India sposta l’origine del pellegrinaggio all’Africa,
alla Nubia, che sarebbe l’Etiopia – ma è detta anche Arabia, e viene collocata
in Asia. Non una storia, insomma, ma la solita ricostruzione fantasiosa dei Magi
alla grotta di Gesù. Oppure no, non un viaggio immaginario come si facevano
allora e ancora si faranno fino a Colombo, ma un revisionismo storico. La “storia”
del monaco carmelitano tedesco che insegnerà a Parigi, alla Sorbona, e a
Strasburgo, sposta l’attenzione sull’Africa, cioè sull’Etiopia - l’Africa
cristiana, la mitica patria del mitico Prete Gianni.
“La leggenda, nella sua nuova
forma”, spiega Alfonso M. Di Nola, il troppo presto dimenticato antropologo del
sacro, nella corposa introduzione e nelle elaboratissime note, che prendono i
due terzi del volume, “andava riflettendo l’interesse degli Occidentali per l’Etiopia.
Si progettava di trovare alleati ai crociati, contro i musulmani, non più i
sovrani nestoriani dell’India, ma proprio i re cristian di Nubia e di Etiopia”.
C’era una diplomazia a vasto raggio dietro le Crociate, che la storia delle Crociate
trascura e Di Nola riesuma, di grande interesse
L’edizione riproduce il recupero
operato da Di Nola con Vallecchi nel 1966, impreziosendolo con molte immagini
medievali di varia fonte e materia, medaglioni, incisioni, miniature.
Giovanni di Hildesheim, La storia dei re Magi, La Vita Felice,
pp. 252, ill. € 16,50
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