Si muore di crepapelle a Pineta
La parodia elbana del giallo, al
BarLume di Pineta, torna più pimpante. Dopo il lockdown - il primo - si velocizza e vivacizza. Con i vecchietti finalmente divertenti, e
giovani e giovanissimi, soprattutto nei ruoli femminili, in caratterizzazioni da culto. Quella che “si è scopato” con chi capita, una recitazione immobile, di occhi e
labbra, impareggiabile (di cui purtroppo non c’è il nome nel cast). La “fumata”. l’avvocato di paese (il regista si diverte…). Anche il Guzzanti riciclato vicentino perito assicurativo è risuscitato. Impagabili gli scoponi tra i quattro vecchi amici su
Zoom: il primo film girato dopo il primo lockdown
denuda spassoso la boria
digitale, vista da provinciali, ma con estrema precisione.
La ricetta Palomar - con cui Carlo
degli Esposti ha arricchito la Rai (la serie dei “Montalbano” è ormai alla
quarta o quinta riproposta, con record sempre di ascolti) - delle caratterizzazioni locali accentuate,
funziona anche in elbano. Anche in questo film che è una serie di gag comiche,
su una traccia irrisoria – l’inventore del “BarLume” Malvaldi, chimico di
formazione, non sopporta il giallo, troppo finto, se non come escamotage per ridere.
Roan Johnson, Mare forza quattro, Sky Cinema
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