Contro la morte l’amicizia, sguaiata
Come passare le ultime settimane
di vita fra amici di cui uno sa e uno pensa che l’altro è condannato dal
tumore ai polmoni? Con mille invenzioni quotidiane: il cane, le bevute, il
ping-pong in casa, Biarritz e il casinò, le canzoni, le donne (terribili), e un
viaggio perfino in India. Cioè con niente, ma con gag furfantesche e dialoghi fosforescenti: niente tristezze,
nemmeno al funerale. Un inno all’amicizia, ma senza darlo a vedere.
Una delle tante uscite in Italia
sacrificate a febbraio dallo scoppio dell’epidemia. Una commedia originale, che
sa far sorridere di un tema tragico, con due leoni che si mangiano la scena,
ogni scena: Fabrice Luchini eterno imbranato, qui tra le cattiverie accademiche,
ricercatore all’Istituto Pasteur, e Patrick Bruel, un incapace sempre fallito e
mai domo, un vulcano anzi di idee, progetti, stratagemmi, forza.
Alexandre
de la Patellière, Il meglio deve ancora
venire, Sky Cinema
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