Cronache dell’altro mondo – democratiche (92)
Il primo atto di politica estera di Biden, il
presidente pacioccone succeduto al minaccioso Trump, è stato aprire una base
area di bombardieri a lungo raggio B-1 in Norvegia, a Orland. A protezione
dell’Artico – dallo scioglimento: sarà lo spiegamento dei bombardieri
strategici parte della nuova politica climatica di Biden? Il secondo è stato il blocco delle forniture aeree alla Arabia Saudita. Per permettere agli Houthi yemeniti, che Teheran arma, di bombardare in sicurezza i siti sauditi, come hanno subito fatto? Per negoziare meglio con gli ayatollah? Gli Usa devono ancora scoprire il Levante.
La pubblicità Jeep al Superbowl, la supercoppa
del football americano, l’evento televisivo più seguito dell’anno, con Bruce
Springsteen, è molto criticata. Non dalla concorrenza, dai media. “Non è stato abbastanza
di sinistra”, ha scritto il “Washington Post”. Non ironicamente: il giornale di
Jeff Bezos, l’uomo più ricco degli Stati Uniti, avrebbe voluto un messaggio
bellicoso contro Trump e i suoi.
Il redattore scientifico del “New York Times”,
67 anni, molto stimato, è licenziato perché 150 redattori ne hanno chiesto il
licenziamento. La colpa è di aver menzionato – non profferito – un epiteto
razzista a un gruppo di ragazzi in visita. Subito denunciato dalle famiglie, il
giornale lo aveva assolto, dopo accurata indagine. Ma 150 giornalisti, non
tutti di colore, ne hanno preteso il licenziamento, e lo hanno ottenuto.
Il tema più discusso in questo primo scorcio
di febbraio sui social è la questione dei bucatini. Della pasta bucatini,
scomparsa dai supermercati. Gli esportatori italiani hanno puntato su altre
specialità, poiché i bucatini avevano poco smercio. Ma, soprattutto, ha causato
la carenza il blocco dei bucatini De Cecco da parte della Fda (Federal Drug Administration):
hanno 2,1 milligrammi di ferro in meno del prescritto - la pasta negli Usa deve
essere “arricchita”, con minerali e vitamine.
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