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Le ragazze di Hitler a scuola in Inghilterra
1154, sei minuti a mezzanotte, è
la chiave per avere accesso al comando britannico, e avvisarlo che l’invasione
della Polonia sarà per l’indomani. Nel mentre succedono tante cose da thriller: agenti inglesi vengono uccisi,
spie inglesi fanno il doppio gioco, vecchie signore inglesi credono che
Germania e Inghilterra uno sono. In una scuola molto inglese per signorine molto
per bene, molto tedesche. Che inneggiano a Hitler e salutano col Sieg heil.
Una storia che si dice basata su
un fatto vero: una scuola del genere, per signorine tedesche importanti, nel nome
dell’ultima regina tedesca d’Inghilterra, Vittoria Augusta, sarebbe esistita a Bexhill-on-Sea,
e avrebbe posto un problema di evacuazione allo scoppio della guerra. Una cosa
molto “inglese”. Che Goddard, regista di innumerevoli serie tv, compresa “Downton
Abbey”, e di un paio di thriller, uno
con Dylan Thomas, gira col solito sorriso beffardo. Appena appena, lieve, quasi
uno sguardo di sorpresa più che critico, su tutto ciò che si vuole “inglese”,
superiorità, furbizia, e si risolve in
dabbenaggine. Forse.
Forse è un thriller semiserio. Ma il ritmo c’è, sorretto da un’ottima
recitazione, come è dei film inglesi. Sotto la bandiera “iperinglese” Judi
Dench, vecchio volto degli 007 - come dire che la vecchia capa dell’MI6, l’intelligence
britannica, era una tontolona? Con molte immagini, molto belle.
Andy Goddard, Sei minuti a mezzanotte, Sky Cinema
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