domenica 14 febbraio 2021
Letture - 448
Autobiografia – Fuorviante la dice Zanzotto nella postfazione a Leiris, “Età d’uomo”.
Zanzotto fra i tanti, ma lui con una ragione: il lettore “si troverà in
continuazione dirottato da illusorie prospettive, falsi fondali, giochi di
specchi, cartelli di cui è stata
cancellata la scritta o mutata la freccia direzionale” – senza contare le
“allucinazioni”, le “contraddizioni”, le “quinte” teatrali. Ricordi essenzialmente
narrativi – esumati ed elaborati in quanto artifici narrativi.
Le stelle sono comunque più sincere, se non veritiere, della recensione. La quale, prendendo una pagina, non può che essere lusinghiera – non esiste stroncatura lunga una pagina: il critico dovrebbe lavorare.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento