Onore al merito, della brutta guerra
Un’“americanata”, come si diceva
dei vecchi film americani in gloria, del Settimo Cavalleggeri o degli eroi contro il resto
del mondo. Un giovane medico volontario in Vietnam, contro i consigli dell’amorevole
padre, si fa atterrare in area di combattimento, e salva decine di feriti,
prima di morire colpito lui stesso. I commilitoni suoi beneficati sono all’opera
da tempo per fargli avere la massima decorazione militare, la Medal of Honor - “per
cui il presidente Eisenhower avrebbe rinunciato alla presidenza” – e naturalmente
ci riescono. Il bene trionfa e lo spettatore non ha motivo di dubitarne, dalla
prima scena. Ma con qualcosa di più.
La guerra vista attraverso le
sorti dei reduci diventa implausibile e perfino assurda, anche se il racconto è
dell’onore al merito militare. Per maggiore verosimiglianza, la produzione
schiera in ruoli inamabili o caratterizzazioni volti noti e notissimi, Peter Fonda e Christopher Plumber
(entrambi deceduti dopo aver girato), Wulliam Hurt, Diane Ladd, un incredibile
John Savage, che hanno la capacità di coinvolgere.
Todd Robinson, Era mio figlio, Sky Cinema
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