lunedì 15 marzo 2021

Che muoia il padre

“L’italiano” del titolo è solo “un frammento”: una presa di distanza del narratore, un ragazzo, dal padre morto, suicida, poco fuori del teatro di casa, il suo buen retiro. Un frammento “autobiografico”, almeno nelle intenzioni - “Bernhard” nasce da questo odio, si sa.
L’italiano è un lontano parente per via materna del giovane narratore, mandato dalla famiglia, da Fiesole, al funerale del suicida. Sparring partner di conversazioni passatempo nel giardino attorno al morto.
Tre racconti di figure, in forma di cronache. Il primo e più impegnato racconto,”Kulterer”, di un carcerato che scrive racconti, sarà una celebrazione della solitudine, creativa, rassicurante. In carcere per “un delitto commesso in stato di totale incoscienza suicida”, altra fantasia personale dell’autore, scrive di notte, quando i compagni di cella dormono, anche racconti interi. Avendo scoperto l’intelligenza: “La scoperta del pensiero umano gli apparve come il dono più prezioso. Il mondo, da quel momento, fu per lui un universo di precisa consapevolezza, capace di essere facilmente penetrato”.
“Al limite boschivo”, il terzo più breve racconto, è il più pregno, di eventi e sensazioni. In chiave giallo-noir.
Thomas Bernhard, L’Italiano, Guanda, pp. 55 €10

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