venerdì 19 marzo 2021

Cronache dell’altro mondo (101)

Robert Aaron Long, 21 anni, “pizza, pistole, musica, famiglia e Dio” la sua carta d’identità social, compra una pistola e fa strage di estetiste asiatiche, in tre diversi centri benessere, ad Atlanta, la città di “Via col vento”, uccidendo otto persone – sette donne, sei orientali. Per odio contro gli orientali.
Non è un caso isolato. A New York e San Francisco gli asiatici da tempo si sono dovuti organizzare  con ronde e uscite di gruppo, specie per consentire il passeggio agli anziani.  Le minacce e le molestie sono talmente numerose che Biden ne ha dovuto tenere conto nel discorso d’inaugurazione - giustificandosi: “Molti asiatici-americani lavorano negli ospedali, salvano vite umane. Ma temono per le loro vite. È sbagliato. È antiamericano”.
La giovane direttrice di “Teen Vogue” Alexi McCammond, afroamericana, si è dovuta dimettere per due tweet del liceo considerati anti-asiatici, per un brutto voto a chimica attibuito a uno “stupido assistente asiatico”. Dei tweet, presto rimossi, si era tenuto conto nella sua nomina alla rivista per adolescenti. E di essi, dopo la nomina, McCammond si era scusata sulla stessa rivista. Ma venti dipendenti di “Teen Vogue” hanno protestato ufficialmente. E due grandi inserzionisti hanno cancellato la pubblicità prenotata.
“Cerimonie di laurea «culturalmente» su misura”: da aprile “la Columbia University di New York offrirà sei nuove tipologie (di feste di laurea) a nativi, afroamericani, asiatici, latini, lgbtq, studenti a basso reddito o arrivati negli Usa da poco” – Anna Lombardi, “la Repubblica”.
Non  bisogna sottovalutare gli Stati Uniti. U
na società appiattita, senza storia, senza corpo, e segmentata: un puzzle, piano, piatto. Ma determinato, un bulldozer, di tutti contro tutti - Fanfani, Moro, Craxi, per dirne alcuni, nel loro piccolo, lo stesso Andreotti, che tanto ha fatto per gli Stati Uniti, ne hanno avuto severe lezioni.

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