mercoledì 10 marzo 2021

Juventus a rischio finanziario

Quella contro il Porto non è per la Juventus solo una partita persa, è una voragine finanziaria. Che mette a rischio le gestione del club, a meno di una ricapitalizzazione – sarebbe la seconda in due anni.
Il club esce dalla Champions con soli 30 milioni, invece dei 120-150 programmati arrivando alla finale. Per il secondo anno consecutivo. Con un investimento elevatissimo a questo fine: il solo monte ingaggi è di 236 milioni. Gli sponsor e il merchandising non coprono più della metà della differenza.
L’uscita anticipata dalla Champions per il secondo anno consecutivo indebolisce anche il “ranking storico”, una delle quattro tipologie dei premi Uefa-Champions League. In base al ranking vengono distribuiti ben 1,1 miliardi fra i 36 partecipanti al torneo - i club sono remunerati per la partecipazione, a prescindere dai risultati, in base al prestigio storico accumulato nella competizione.
I debiti risultano a 327 milioni nella semestrale 2020-2021 a fine dicembre, malgrado l’aumento di capitale da 300 miliardi sottoscritto da Exor e dai fondi che fanno capo ad Alberto Agnelli un anno prima. Il bilancio 2019-20 si era chiuso in rosso per 71,4 milioni. La semestrale 2010-2021dà una perdita di 114 milioni (50 milioni un anno prima).
Il rischio finanziario è accresciuto dall’ipotesi che il club, dopo nove vittorie consecutive nella serie A, quest’anno non si classifichi tra i primi quattro, posizione che dà diritto alla partecipazione alla Champions. Nella pandemia più che mai la partecipazione alla Champions è il solo grande cespite finanziario, ben più dei diritti tv.

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