La favola del padre ritrovato
Tom Hanks sempre straordinario in
un ruolo straordinario alla Forrest Gump. Stralunato e persuasivo. Qui nelle vesti
di un intrattenitore tv per bambini che ama i vicini (il titolo originario è
“A Beautiful Day in the Neighbourhood”), e anche i non vicini. Ne legge le
frustrazioni e le passioni, ne allevia i tormenti immergendoli nella sua
serenità. Acquisita. E non ancora pacificata.
Incluso in una serie di “eroi” dal
mensile “Esquire”, con una foto e un didascalione, con altri 99 “eroi” americani
della vita quotidiana, Hanks-Mr Rogers ne diventa lo storione di copertina. Del
Grande Inviato della rivista, che per disciplina (punizione) è incaricato delle
400 parole che lo riguardano, 12 righe, individua e sa risolvere, pur nel breve
contatto di lavoro, i grossi nodi di una vira di successo irrisolta.
Il film si presente nel genere
biografico. Le note dicono che racconta Fred Rogers, l’animatore di una trasmissione
per bambini di età prescolare, “Mister Rogers Neighbourhood”, andata in onda dal
1968 al 2001. Ma Tom Hanks fa scena a sé - riesce perfino a nascondere l’altezza,
1,85.
La regista, quarantenne, è come
se avesse voluto far rivivere i suoi momenti di felicità bambina col presentatore
bislacco. Già autrice di film lievi sui sentimenti, alterna il fiabesco al reale,
al quotidiano. Con misura, con effetti concilianti.
La storia è anche eccezionale: la
rivalutazione dell’amore paterno, della paternità. Un rapporto – una funzione, un
bene – svanito nel secolo freudiano.
Marielle Heller, Un
amico straordinario, Sky Cinema
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