venerdì 19 marzo 2021

L’Italia felice al tempo di Carosone

Un racconto di vite felici. Di Carosone. Gegé Di Giacomo. Peter Van Wood. La fidanzata con bambino. Il bambino della moglie, amato, accudito. Il padre di Carosone. Il paroliere Nisa fantasioso, Nicola Salerno – con Mariano Rapetti funzionario Ricordi, il padre di Mogol. Di tante canzoni, che a loro tempo avevano fatto tanti film, “Maruzzella”, “Caravan petrol”. Del tempo: l’Italia della ricostruzione e del boom, in pace con se stessa, costruttiva, consistente. E sempre corretta: ben vestita, rispettosa, sensibile, intelligente. Più pregnante certo in epoca di diritti e povertà, materiale e spirituale - di globalizzazione, pescicani, e spazzatura.
Carosone, mite e creativo, si direbbe il fiore sul letame, ma al suo tempo ce n’era poco, si camminava su prati in fiore.
Nostalgia evoca perfino l’interprete, Eduardo Scarpetta: Eduardo cioè, e il temuto paterno padre (naturale) Scarpetta. Un’altra Italia. Con un super Di Giacomo-Vincenzo Nemolato.
Lucio Pellegrini, Carosello Carosone, Rai 1

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