L’Italia felice al tempo di Carosone
Un racconto di vite felici. Di
Carosone. Gegé Di Giacomo. Peter Van Wood. La fidanzata con bambino. Il bambino
della moglie, amato, accudito. Il padre di Carosone. Il paroliere Nisa fantasioso,
Nicola Salerno – con Mariano Rapetti funzionario Ricordi, il padre di Mogol. Di
tante canzoni, che a loro tempo avevano fatto tanti film, “Maruzzella”,
“Caravan petrol”. Del tempo: l’Italia della ricostruzione e del boom, in pace
con se stessa, costruttiva, consistente. E sempre corretta: ben vestita,
rispettosa, sensibile, intelligente. Più pregnante certo in epoca di diritti e
povertà, materiale e spirituale - di globalizzazione, pescicani, e spazzatura.
Carosone, mite e creativo, si
direbbe il fiore sul letame, ma al suo tempo ce n’era poco, si camminava su
prati in fiore.
Nostalgia evoca perfino l’interprete,
Eduardo Scarpetta: Eduardo cioè, e il temuto paterno padre (naturale) Scarpetta.
Un’altra Italia. Con un super Di Giacomo-Vincenzo Nemolato.
Lucio
Pellegrini, Carosello Carosone, Rai
1
Nessun commento:
Posta un commento