Le dimissioni di Zingaretti da capo del
Pd – “qui si parla solo di poltrone” – sanciscono ciò che si sapeva, che il Pd
è un partito democristiano con voti (ex) comunisti. Che il compromesso storico
è stato portare i voti comunisti alla Dc – già dai governi di Andreotti, col
sostegno di Berlinguer (Berlinguer coefora di Andreotti…). Un Dc l’avrebbe dato
per scontato, un Franceschini, un Delrio, un Renzi naturalmente (che potrebbe anche riprendersi il partito, non subito, dopo la sconfitta elettorale, o per il Quirinale), combattere per
il potere, in base ai rapporti di forza, senza scandalo.
Nessun commento:
Posta un commento