Ombre - 553
La
Statale di Milano, dopo l’università di Salerno, reintroduce un corso di Latino
per la laurea in Scienze Storiche e Beni culturali. Cioè, si poteva insegnare
storia nei licei e dirigere un museo senza sapere il latino.
Ciò
per effetto della “riforma Gelmini”. Ma riforma è una brutta parola?
Due
fratelli in lite per l’eredita di un appartamento ad Agropoli, racconta “Il
Mattino”, a questo punto i loro discendenti, attendono una sentenza dal 1966 –
una prima sentenza, di primo grado.
La
cosa si sa perché la giudice di Vallo della Lucania che deve pronunciarsi lo ha
spiegato in margine ad altro processo: “La causa non può essere assunta in
decisione”, si è difesa, “atteso che sul ruolo assegnato alla sottoscritta
pendono oltre 1.700 procedimenti, il primo dei quali risalente al 1966”.
Millesettecento.
L’Ema,
l’agenzia europea del farmaco, se la prende comoda sul covid. Arriva ad
analizzare i vaccini in media dopo un mese dall’approvazione della Fda, l’analoga
agenzia americana, e dell’agenzia del farmaco inglese. Nel caso del vaccino
russo si prende qualche mese di più. Non sembra possibile, ed invece è così. Solo su Astrazeneca Ema ha anticipato la Fda, che si astiene.
Il
vaccino russo Sputnik sarà prodotto anche in Italia, da un’azienda di Monza. Per
l’esportazione. Per l’Italia naturalmente in dipendenza dall’autorizzazione dell’Ema,
ma intanto l’impianto si appresta. Su iniziativa dell’ambasciatore a Mosca
Terracciano – lo stesso che da un anno informa periodicamente gli italiani in
Russia con apposita newsletter dell’andamento
della pandemia, della possibilità di vaccinarsi, delle aperture e chiusure della scuola “Calvino”,
degli eventi culturali da remoto, e dei
controlli pubblici a mano a mano che vengono variati. Volendo lavorare ancora
si può – “aspettiamo Bruxelles” è la scusa per l’ignavia.
Un
nuova forma di aggressione a mezzo stampa: si pubblica un’accusa di giudici
anonimi sul sito del giornale, nella fattispecie contro Giorgia Meloni, senza
sentire la parte offesa. Poi, per evitare querele dopo che il danno è fatto,
sul giornale a stampa la mattina successiva si ripubblica la stessa storia con
la risposta della parte offesa. Ingegnoso, il nuovo giornalismo del nuovo
direttore Molinari.
Per
la prima volta la versione dei fatti sull’assassinio del brigadiere Cerciello
da parte di due americani per droga si può leggere non pregiudizialmente a
favore dei due assassini. Dovendo fare il resoconto della requisitoria del
pubblico ministero al processo. Che documenta quello che è avvenuto, ma che mai
– mai – è stato pubblicato dalle cronache romane, dal “Messagero”, da
Repubblica”, dal “Corriere della sera”. Circostanze, fatti, personaggi mai
registrati prima dai cronisti di nera. Informazione?
Fa
senso nella tanto vantata, e perigliosa, gita del papa in Iraq, vederlo i
visita da un ayatollah accigliato, con l’aria di dire ecco lo scocciatore. Al
Sistani non conta nulla, non ha mai contato politicamente, benché guida
spirituale degli sciiti – gli sciiti iracheni ormai sono diretti da Teheran. E
tuttavia: l’islam non è tarallucci e vino.
In
chiave “morettiana” - “mi si nota di più se…” - Zingaretti ha rubato la scena a
Draghi, come ipotizzato dal suo marionettista Bettini? O gli ha fatto un favore
– quando il Pd avrà un nuovo segretario, che rivoluzione, Draghi avrà accumulato
un bel po’ di fieno in cascina?
La
Nuova Zelanda, l’Inghilterra degli antipodi e altrettanto sportiva, fedele alla
Regina nel Commonwealth, non vuole perdere. Dovendo sfidare una barca italiana
per l’America’s Cup, ha rifiutato ogni contatto con i concorrenti, che pure l’hanno
molto aiutata nelle precedenti competizioni, lamenta Bertelli, il ceo di
Prada – il quale l’ha pure finanziata.
La
Nuova Zelanda vincerà - non può non vincere, altrimenti si suicidano. E naturalmente
è molto sportiva, ha il monopolio della sportività.
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