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Ue cuore di mamma con AstraZeneca
Usa dire la Ue un burosauro, invece ha un cuore
tenero. In questo “caso AstraZeneca” sembra proprio una dama di san Vincenzo.
AstraZeneca si era impegnata a fornire 120 milioni di dosi di vaccino nel primo
trimestre 2021, e ne ha fornito solo 18, diciotto. Per il secondo trimestre ha
fatto un contratto per 140 milioni di dosi, e ora annuncia che ne fornirà la
metà, 70.
Problemi di produzione? No, i vaccini si
producono in centinaia di laboratori in tutto il mondo, specie in Asia, dove
costano poco o niente, se ne possono avere quanti se ne vogliono. Solo bisogna
ordinarli per tempo, non oggi per domani. Il problema è che AstraZeneca,
essendo il suo vaccino meno caro e più maneggevole, ha visto le commesse dopo quella Ue moltiplicarsi.
Anche con una sterlina in più per dose rispetto al prezzo pattuito con la Ue. E
quindi dirotta i quantitativi ordinati.
La Ue che fa? Blocca la riesportazione dei
vaccini prodotti o comunque approntati in Europa? No, non è protezionista.
Porta AstraZeneca in tribunale per un fermo esecutivo? Ci mancherebbe. Avvia
un’azione di risarcimento, con sequestro conservativo e provvisionale? L’Europa
è una signora: qualche morto in più che sarà?
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