Bper balla da sola
All’improvviso
si è fermata la corsa “prendo tutto” di Bper, la ex Banca Popolare dell’Emilia
Romagna. Non della banca, che mantiene il suo passo fermo e modesto – ora sta digerendo
i 500 e passa sportelli ex Ubi che Intesa le ha dovuto cedere. Si è fermato il “prendo
tutto” del suo nuovo socio di maggioranza, Carlo Cimbri di Unipol, l’ex gruppo
assicurativo-bancario della Lega Coop.
Conquistata
Bper e mezza Ubi, l’esuberante Cimbri ha riempito il vuoto della pandemia promettendo
dividendi super, e una buona dose di buy-back per rincuorare le quotazioni, vedendosi
già il terzo gruppo bancario, dietro a
Unicredit e Intesa, se non alla pari. Dava per scontata l’acquisizione, mascherata
da fusione, di Bpm, la banca milanese. E perché non di Mps, con i due miliardi
di dote fiscale che dovrebbe portarsi dietro. Ma l’attivismo dell’ad di Unipol mostra
di avere indispettito Milano, che già da qualche mese ha troncato i fili lungo
la via Emilia.
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