skip to main |
skip to sidebar
Ecobusiness
L’auto elettrica dura otto anni, o 100 mila
km. Le batterie sono garantite epr otto anni (quelle al nickel per cinque
anni), entro il limite dei 100 mila km compressivi percorsi. Dopodiché
andrebbero cambiare, cioè si cambia l’intera vettura.
Si cambia l’intera vettura anche ncaso di
incidente che comprometta le batterie.
L’auto elettrica implica l’uso di più
materiali, e quindi più materiali da scarto – il sistema di batterie non è riciclabile.
Quanto “costa” la macchina elettrica in
termini anti-ecologici, di risorse umane sfruttate, lavoro minorile e salari di
fame? Nessuno lo sa, ma il costo è elevato.
Si estraggono i metalli per le batterie al litio
(litio, cobalto, nickel, rame) nell’ex Terzo mondo, con poco Canada e pochissima
Australia: in Africa (Sudafrica, Congo, Zambia), America Latina (Cile,
Argentina, Perù, Cuba, Messico) e Asia (Indonesia, Filippine e Cina). Nel solo
Congo ex Zaire, che possiede due terzi delle miniere di cobalto del mondo,
circa 40 mila bambini lavorano 10-12 ore al giorno per 1-2 dollari al giorno, e
100 mila minatori vanno a profondità di centinaia di metri senza sicurezza.
Una batteria da 70 kWh utilizza 12,70 kg. di
litio, 13,91 di cobalto, 46,50 di nickel e 70 di rame.
La domanda dei metalli per le batterie auto si
moltiplicherà per 20-30 volte nei dieci ani al 2030. Per il 2019 è stata registrata
una domanda di 17 mila tnnelate di litio, 19 mila di cobalto, 65 mila di
nickel. Per il 2030 la domanda attesa è di 370 mila tonnellate per il litio, 360
per il cobalto, 1.850 mila per il nickel.
Oggi il petrolio alimenta il 92 per cento della
circolazione stradale. Con i motori elettrici si consumerà meno petrolio, ma il
consumo minerale alternativo, di litio, cobalto, rame e nickel, non sarà meno dannoso
per l’ambiente, nelle condizioni di produzione e alla fine del ciclo per lo
smaltimento.
Il consumo di prodotti petroliferi rimarrà
poco meno che stabile, dirottandosi dalla circolazione alla produzione di energia
elettrica, che dovrà moltiplicarsi in parallelo con la vedita dei mezzi di
locomozione elettrici. La produzione di elettricità da fonti di energia
rinnovabili costa troppo ed è possibile solo con finanziamenti
pubblici come gli “oneri di sistema” (cioè con tasse al consumo) intollerabili.
Si ripete con l’auto elettrica il circolo vizioso
dell’energia nucleare: l’anergia pulita si produce con fonti di energia sporche,
e genera rifiuti che non si sa come trattare?
Nessun commento:
Posta un commento