La Cina al centro
La
Cina è Oriente, come la vuole l’Occidente. Anche perché è un paese “a oceano
unico”, che guarda a Oriente – sottinteso: a differenza degli Stati Uniti, potenza
bioceanica. Ma guarda bene alla sua sinistra, continentale e marittima. La Cina
era e si vuole nuovamente Impero di Mezzo.
Nominato
di fatto a vita, il presidente Xi ha smesso anche la maschera della Cina accomodante
in campo internazionale per rivestire quelli di grande potenza. Moltiplica i
contatti con le capitali del mondo, visite, intese, contratti. Ha moltiplicato
per dieci i finanziamenti e gli investimenti all’estero – gli investimenti
pubblici: quelli privati, anche se con capitale pubblico, sono attivi da due
decenni. E ha accresciuto le spese militari. Ritiene Hong Kong già assorbita alla
Cina continentale malgrado gli accordi del 1997. E ha riaperto la questione
Taiwan.
L’obiettivo
dichiarato è di fare della Cina la maggiore potenza mondiale. Un “Oriente” che
sta al centro del mondo. In questo quadro lo sviluppo economico e sociale delle
aree interne, centro-asiatiche, è un primo passo. Per una maggiore riaffermazione
della Cina verso l’Asia centro-occidentale.
La
sfida è nell’insieme all’egemonia americana. Ma localmente, di fatto, alla
Russia, malgrado gli scambi del presidente Xi con Putin: troppo ingombrante in Asia,
e non dimenticato grande nemico della Cina al tempo del presidente Mao.
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