domenica 25 aprile 2021

La vita in fuga, acchiappata di corsa

Un film lieve. Di immagini. Anche nei lunghi dialoghi: gli interpreti, Clive Owen, Jasmine Trinca, Irène Jacob, sono tutti nelle loro espressioni, come se fosse il loro film. In una rielaborazione di “Easy Rider”, in una vecchia Vw invece che sulla Harley Davidson, altrettanto bislacca, apparentemente, e vera.
Un racconto di identità smarrite, cancellate. Delle persone, lei fobica, lui alcolista. Dei luoghi, abbandonati: la chiesa di san Vittorino, al km. 72 della Salaria, il villaggio operaio di Crespi d’Adda, Chateau Thierry nel Nord della Francia, un non-luogo, un parco acquatico fuori stagione o abbandonato (quello di Guidonia), e il campo militare di Stanford nel Norfolk, che era il paese dì origine di lui ma dopo la guerra è stato consacrato alle celebrazioni della vittoria. Tanto più alla deriva quanto le identità sono, erano, costruite: lei travel blogger - influencer (propagandista) del settore viaggi, lui giornalista inglese accreditato in Italia, e i luoghi prestigiosi o animati.
Un caleidoscopio, anche della realtà come avviene, nel suo farsi, e disfarsi. Tra bugie che non reggono ma non si sanno evitare – un’autocancellazione al quadrato. La filosofia è però lieve, sotto traccia.
Un racconto originale, della stessa regista e di Carlo Salsa. Reso con immagini non ricercate, eppure caratterizzanti. 
Giorgia Farina,
Guida romantica ai posti perduti, Sky Cinema

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