Cronache dell’altro mondo – il vaccino è americano (114)
A fine marzo la produzione di vaccini
anti-covid veniva così contabilizzata: 229 milioni di dosi in Cina, 164 negli
Stati Uniti, 125 in India, 110 nell’Unione Europea, 16 in Gran Bretagna.
La Cina ne
aveva destinati all’esportazione quasi la metà, il 48 per cento, l’India
il 44 per cento, l’Unione Europea il 42 per cento. Si tratta in realtà di
produzioni non “nazionali”, ma realizzate nelle varie aree in dipendenza dai
siti produttivi di case farmaceutiche per lo più americane.
Gli Stati Uniti non hanno esportato nulla, non
nella presidenza Trump né in quella Biden – anche in aprile e maggio non hanno
esportato. E hanno assorbito una parte delle esportazioni degli altri paesi
grandi produttori.
La proposta Biden di liberalizzare i brevetti
sui vaccini anti-covid rientra in questa politica, d’incrementarne la produzione
anche fuori degli Stati Uniti, dove si produce per l’esportazione e a basso
costo, come la Cina e l’India.
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