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Cronache dell’altro mondo – violento (117)
Un poliziotto “star” della polizia di New York
City è già costato alla comunità due milioni e mezzo di dollari in risarcimento
per “misconduct”. scorrettezze. È famoso perché è instancabile: sia di servizio
di giorno oppure di notte, li blocca tutti, soprattutto se giovani e neri, a ogni
angolo di strada. E malgrado le penali che la Polizia di New York deve pagare è
sempre al suo posto – “The New Yorker”.
Gli Stati Uniti hanno sempre il record mondiale di morti per assassinio, sia in assoluto che in rapporto alla popolazione.
Più del Messico, o del Brasile.
Numero record in America anche di uccisioni per
arma da fuoco, per mano di poliziotti: la Cnn ne ha contati “oltre” 1.300 nel
2019. Altri conteggi sono di poco inferiori: 1.004 per il “Washington Post”, 1.099
per il gruppo Mapping Police Violence. Per l’Fbi “soltanto” 407 sono state
uccise dalla polizie – “omicidi giustificati” è la dizione ufficiale. È comunque
il numero più alto anche in cofdronro a Paesi dove vige lo stato d’assedio,
come il Myanmar.
Nei sette anni dal 2013 al 2019 sono monitorate
da Fatal Force (“The Washington Post”) 7.663 morti per mano della polizia – una media
di 1.100 l’anno, lo 0,34 ogni centomila abitanti.
Comunque la polizia negli Stati uccide o ferisce,
arresta, imprigiona, più persone, in rapporto alla popolazione, di ogni altro paese
non dittatoriale.
L’Ufficio statistico del ministero Usa della
giustizia ha conteggiato, nei dieci mesi giugno 1915-marzo 1916, un numero
elevatissimo di decessi potenzialmente legati all’arresto, 1.348.
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