martedì 25 maggio 2021
La miccia del Black Lives Matter
Se la polizia ti ferma in America, e sei nero, sono problemi. Comincia così, con niente, l’assassinio a sangue freddo e senza ragione di un ragazzo che il padre è andato a prendere la sera a casa di amici. Sembra un attacco retorico, sul nero buono e la polizia brutale, ma si colora presto di una drammatica tela di razzismo, nell’opinione che capisce l’agente, nella giuria che lo assolve di ogni misconduct. Nate Parker, più bravo forse come attore, nei panni del padre del ragazzo ucciso, che come regista, ci costruisce un suspense ad alto voltaggio: l’uomo ragionevole, tranquillo, reduce dell’Iraq, buon padre di famiglia, assalta con i congiunti la stazione di polizia, prende gli agenti in ostaggio, fa processare l’agente assassino da una giuria popolare, gli sfortunati che si trovavano per caso dentro il commissariato, e naturalmente non finirà bene – l’America uccide i testimoni scomodi.
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