La vera storia, che non si fa, del compromesso storico
“Mi è sembrato abbastanza tranquillo sui primi
risultati della sua manovra avvolgente messa in atto per contenere il Pci e se
fosse possibile imbrigliarlo prima e metterlo in crisi poi”. Ettore Bernabei è
andato a trovare Aldo Moro, e ne registra questa impressione.
È il 1977, e il compromesso storico, con i governicchi
presieduti da Andreotti, altro non è in casa Dc che “una manovra avvolgente”
ordita da Moro per bloccare l’ascesa del Pci. Caprara mette in rilievo oggi sul
“Corriere della sera” questo punto dei materiali diaristici di Bernabei, che
Piero Meucci recupera in “Ettore Bernabei, il primato della politica”.
Giustamente, qualcosa della verità storica infine emerge.
C’è anche Moro dunque nelle note di
Ettore Bernabei - non a caso il libro di
Meucci si sottotitola “La storia segreta della Dc nei diari di un protagonista”.
Inevitabile che ci fosse, per quanto sia stata forte, e costante, l’ostilità
con Fanfani, di cui Bernabei era stato portavoce e poi sempre assiduo.
Bernabei naturalmente non è in
sintonia con Moro - e Moro si confida con lui ancora meno che con i suoi
fedelissimi. Ma non esita a dargli il merito della “manovra avvolgente” che
bloccò l’ascesa trentennale del Pci: la verità della cosa passa sopra le
inimicizie di “corrente”.
La verità storica peraltro è nota a tutti, nei
fatti, solo omessa. Non se ne parla. Si
fanno ancora saggi e ricostruzioni del
compromesso storico, ma il suo significato è accuratamente omesso, al 100 per
cento – Moro è un santino del Pci, eccetera. Per ordine del Partito certo non
più. Per una coazione a ripetere – la storia è stanca, gli storici lo sono? Per
perdurante, costante, imperitura, ipocrisia?
Poi però capita di leggere questo Moro in
parallelo col suo storico Gotor, che su “l’Espresso” lo manda, per una volta
agitato e presciarolo, a Castelporziano ad accusare Saragat – da lui eletto al
Quirinale cinque anni prima - delle bombe di piazza Fontana e della “strategia
della tensione”, e uno trasecola. Cioè, non è nemmeno malafede.
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