Liberateci dalle cronache giudiziarie 2 – le spie
Renzi che parla con lo spione Mancini nello
spiazzo di un autogrill, senza maschera e a voce alta, tanto da imporsi a una
gentile insegnante riservata, che aspetta im macchina paziente col suo papà che
va e viene dal gabinetto perché ha la diarrea, e nel mentre fotografa tranquilla
i due, che si lasciano fotografare, questo invece non è ridicolo e fa scandalo.
In effetti sì, lo scandalo c’è: la gentile e
riservata insegnante, riprendendo l’autostrada col babbo ristabilito, nota che
la macchina di uno la supera, quella dell’altro no. Segno, arguisce, che l’altro
ha invertito la marcia . Segno che l’incontro non era casuale. Una spia di mestiere
non ci sarebbe arrivata. – o sì?
Certo, è possibile che l’altro sia messo a
mangiare all’autogrill. Di questi tempi è semiproibito, ma avendo appetito si
può sempre fare ai tavolinetti fuori.
Oppure è andata così: che i due facevano scena
per farsi riprendere dall’insegnante col babbo, e quando gli strizzoni si sono
allentati e lei è ripartita, anche loro hanno chiuso la scena. .
Una insegnante eccezionale. Eroica, che sta al
pezzo fredda benché il babbo abbia uno dei sintomi del covid. Capace di
riconoscere lo spione Mancini, che non è un Fedez, uno su tutti i pizzi, né Sophia
Loren. Brava poi a memorizzare le targhe delle macchine. E soprattutto a
guidare attenta in autostrada, leggendo le targhe delle macchine che la sorpassavano.
È stata brava, certo, a guidare piano: così
bisogna fare in autostrada, un po’ di sicurezza.
Che Rai, e che giornali! Che politica!
Ma, stando sulla corsia di destra, stretta fra
i tir, ha controllato bene e tutte le targhe del continuo sorpassìo sulle due
corsie esterne?
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