Ombre - 562
Esilarante
quadro fa Ceccarelli sul “Venerdì di Repubblica” della Banda Larga, “new Ponte
dello Stretto” - una cosa che si è portati a pensare già fatta, da tanto che se
ne parla, e invece non c’è, anche se necessaria e anzi indispensabile, a
differenza del Ponte. Con gli innumeri ministri dell’Innovazione, tutti postelegrafonici,
da Lucio Stanca, 2001, a Vittorio Colao in carica, impegnati a fregarsene - la danno
per realizzata…
Ceccarelli
però sbaglia data. Non è da vent’anni che se ne parla a vuoto, è da trenta: il
progetto Socrate fu proposto ai primi del 1990 e avviato al 1995 (molte spirali
di gomma sono ancora piantate davanti alle abitazioni in molti paesi), ma
presto bloccato: dapprima dalle città, che volevano dare loro gli appalti e i
subappalti (Bologna, Venezia, Roma, Torino), poi perché la Stet-Sip andava
privatizzata, e non doveva costare troppo:
http://www.antiit.com/2020/03/litalia-senza-rete.html
I
morti di covid non sono tre milioni ma dieci milioni, calcola “The Economist”,
“usando dati noti su 121 variabili, dalle morti registrate alla demografia”:
“La nostra stima è che 10 milioni sono morti che avrebbero potuto continuare a vivere
– più di tre volte la cifra registrata”. La maggior parte dei circa 6,7 milioni
di morti che nessuno ha conteggiato è avvenuta in paesi poveri”.
Non
è solo il solo esito dello studio: “Il virus si è diffuso senza rimorsi dai
paesi ricchi a quelli poveri”.
Una
ragazza bullizzata da Priti Patel si merita l’attenzione di “la Repubblica”:
doveva fare la baby-sitter, con contratto, a Londra ed è stata rispedita a
casa, dopo innumerevoli perquisizioni corporali, spintoni (la polizia
britannica è disarmata ma può usare le mani e i gomiti), e un po’ di carcere,
senza vitto. Non è la prima, e non è un caso raro, contrariamente a quanto sostiene
l’ambasciatrice inglese a Roma - meraviglia anzi che la ragazza si sia
avventurata.
Questa
Pratel, superconservatrice, ministra degli ultimi governi conservatori e ora di
quello dell’Interno, è figlia di indiani
dell’Uganda, presunti profughi politici a Londra. Gente da poco, piccoli
commercianti, che stavano in Africa come in colonia, nazione a parte,
“superiore” . Governati dall’Asia, sarà dura.
“La
specie sbagliata di conservatorismo”, titola “The Economist”. A proposito del
governo britannico: “Boris Johnson vuole un governo forte che comprime le libertà
civili”. Normalmente molto citato in Italia, l’“Economist” è ignorato questa
volta.
Pratel
si tiene nella “riserva della Regina” per la futura trovata del reame: un primo
ministro donna e di colore. Ha esordito nel governo Johnson a metà febbraio
dell’anno scorso dicendo alla tv: “Odio gli europei, gli scozzesi e gli
irlandesi”. Lo disse ridendo. Ma, si vede, sardonica: l’Inghilterra va persa
sul serio.
Una
serie di bombe collocate con cura a Kabul attorno alla scuola femminile per uccidere più
ragazze possibile. Non un atto dimostrativo: una carneficina,
mirata. Una professione di misoginia incredibile se non fosse avvenuta. Non la prima volta, e non l’ultima. Che civiltà è, che religione?
Uccidono
le ragazze che vanno a scuola in Afghanistan movimenti (Is, Taleban) che hanno
donne tra i sostenitori più fedeli e entusiasti: kamikaze, artificieri,
organizzatrici, spie, prefiche di sangue. Non è nemmeno misoginia: la barbarie
esiste.
Bertolaso
nicchia, sa di che si tratta. Il Pd invece va spavaldo alla sconfitta,
dividendosi fra candidati, il modo sicuro per perdere. Bertolaso probabilmente
sa, ma lo sanno tutti a Roma, che Raggi è la signora delle periferie. Delle Tor
Bella Monaca e similari, fornite di giardini, chiese d’autore, teatri, e tutto
l’occorrente, ma sempre “a lamentasse”, che votano Raggi all’80 e anche al 90 per
cento – per loro c’è stato comunque un posto o un appaltino.
Roma
non è una capitale ma un paesone - una accolta di paesoni, molto pretenziosi.
Conte:
“Il mio governo caduto per convergenza interessi economici e politici”. Ha
detto nulla.
Gli
“interessi”, certo, disturbano il suo elevato sentire, Conte e Grillo saranno
per lo “stato etico”, sotto le specie del “vaffa”. Salve le consulenze per gli
interessi.
“Storari
ha danneggiato le indagini”: portando fuori le carte del denunciatore Amara, il
pm milanese ha di fatto evitato che l’inchiesta seguisse il suo corso – ormai
tutti i soci della loggia “Ungheria” sono avvisati, se ce n’è una. Bisognava
pensarci – siamo in epoca di gialli, e non si pensa a questo trucco? Ci ha
pensato il procuratore capo di Storari, Greco. Bella caccia, a guardia e ladri.
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