venerdì 14 maggio 2021

Ombre - 562

Esilarante quadro fa Ceccarelli sul “Venerdì di Repubblica” della Banda Larga, “new Ponte dello Stretto” - una cosa che si è portati a pensare già fatta, da tanto che se ne parla, e invece non c’è, anche se necessaria e anzi indispensabile, a differenza del Ponte. Con gli innumeri ministri dell’Innovazione, tutti postelegrafonici, da Lucio Stanca, 2001, a Vittorio Colao in carica, impegnati a fregarsene - la danno per realizzata…
 
Ceccarelli però sbaglia data. Non è da vent’anni che se ne parla a vuoto, è da trenta: il progetto Socrate fu proposto ai primi del 1990 e avviato al 1995 (molte spirali di gomma sono ancora piantate davanti alle abitazioni in molti paesi), ma presto bloccato: dapprima dalle città, che volevano dare loro gli appalti e i subappalti (Bologna, Venezia, Roma, Torino), poi perché la Stet-Sip andava privatizzata, e non doveva costare troppo:
http://www.antiit.com/2020/03/litalia-senza-rete.html
 
I morti di covid non sono tre milioni ma dieci milioni, calcola “The Economist”, “usando dati noti su 121 variabili, dalle morti registrate alla demografia”: “La nostra stima è che 10 milioni sono morti che avrebbero potuto continuare a vivere – più di tre volte la cifra registrata”. La maggior parte dei circa 6,7 milioni di morti che nessuno ha conteggiato è avvenuta in paesi poveri”.
Non è solo il solo esito dello studio: “Il virus si è diffuso senza rimorsi dai paesi ricchi a quelli poveri”.
 
Una ragazza bullizzata da Priti Patel si merita l’attenzione di “la Repubblica”: doveva fare la baby-sitter, con contratto, a Londra ed è stata rispedita a casa, dopo innumerevoli perquisizioni corporali, spintoni (la polizia britannica è disarmata ma può usare le mani e i gomiti), e un po’ di carcere, senza vitto. Non è la prima, e non è un caso raro, contrariamente a quanto sostiene l’ambasciatrice inglese a Roma - meraviglia anzi che la ragazza si sia avventurata.
 
Questa Pratel, superconservatrice, ministra degli ultimi governi conservatori e ora di quello dell’Interno,  è figlia di indiani dell’Uganda, presunti profughi politici a Londra. Gente da poco, piccoli commercianti, che stavano in Africa come in colonia, nazione a parte, “superiore” . Governati dall’Asia, sarà dura.
 
“La specie sbagliata di conservatorismo”, titola “The Economist”. A proposito del governo britannico: “Boris Johnson vuole un governo forte che comprime le libertà civili”. Normalmente molto citato in Italia, l’“Economist” è ignorato questa volta.
 
Pratel si tiene nella “riserva della Regina” per la futura trovata del reame: un primo ministro donna e di colore. Ha esordito nel governo Johnson a metà febbraio dell’anno scorso dicendo alla tv: “Odio gli europei, gli scozzesi e gli irlandesi”. Lo disse ridendo. Ma, si vede, sardonica: l’Inghilterra va persa sul serio.
 
Una serie di bombe collocate con cura a Kabul attorno alla scuola femminile per uccidere più ragazze possibile. Non un atto dimostrativo: una carneficina, mirata. Una professione di misoginia incredibile se non fosse avvenuta. Non la prima volta, e non l’ultima. Che civiltà è, che religione?
Uccidono le ragazze che vanno a scuola in Afghanistan movimenti (Is, Taleban) che hanno donne tra i sostenitori più fedeli e entusiasti: kamikaze, artificieri, organizzatrici, spie, prefiche di sangue.  Non è nemmeno misoginia: la barbarie esiste. 

Bertolaso nicchia, sa di che si tratta. Il Pd invece va spavaldo alla sconfitta, dividendosi fra candidati, il modo sicuro per perdere. Bertolaso probabilmente sa, ma lo sanno tutti a Roma, che Raggi è la signora delle periferie. Delle Tor Bella Monaca e similari, fornite di giardini, chiese d’autore, teatri, e tutto l’occorrente, ma sempre “a lamentasse”, che votano Raggi all’80 e anche al 90 per cento – per loro c’è stato comunque un posto o un appaltino.
Roma non è una capitale ma un paesone - una accolta di paesoni, molto pretenziosi.
 
Conte: “Il mio governo caduto per convergenza interessi economici e politici”. Ha detto nulla.
Gli “interessi”, certo, disturbano il suo elevato sentire, Conte e Grillo saranno per lo “stato etico”, sotto le specie del “vaffa”. Salve le consulenze per gli interessi.
 
“Storari ha danneggiato le indagini”: portando fuori le carte del denunciatore Amara, il pm milanese ha di fatto evitato che l’inchiesta seguisse il suo corso – ormai tutti i soci della loggia “Ungheria” sono avvisati, se ce n’è una. Bisognava pensarci – siamo in epoca di gialli, e non si pensa a questo trucco? Ci ha pensato il procuratore capo di Storari, Greco. Bella caccia, a guardia e ladri.

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