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C’era una volta la Fortezza Europa
Vent’anni fa, ricorda “The
Economist”, l’America usciva dal crac delle dot.com. La Cina era ancora nel
guado dal passato maoista verso l’economia di mercato. Tra i due sorgeva la
Fortezza Europa, proponendosi con la nuova moneta, e un mercato unico fiorente,
a un futuro “spettacolare”. Oggi l’America e, ancora di più, la Cina sono in
ascesa, contando per per il 76 per cento
delle aziende più valide. La quota europea è scesa dal 41 al 15 per cento.
Dei 19 maggiori gruppi
creati negli ultimi 25 anni anni che valgono oltre cento miliardi di dollari,
nove sono americani e otto cinesi. Nessuno europeo. I grandi gruppi non sono di
per sé migliori dei piccoli, spiega il settimanale, ma testimoniano di una
“sana ecologia degli affari”.
L’Ocse calcola che Stati Uniti
e Corea del Sud (e Cina) hanno già un pil pro capite al livello pre-pandemia. Nel
quadro di una revisione molto sensibile sulla stima precedente della stessa
Organizzazione: l’economia mondiale, grazie ai vaccini, dovrebbe crescere quest’anno
del 5,8 per cento. Per l’Europa ci vorrà ancora un anno – e non per tutti i
paesi della Ue – per tornare ai livelli pre-crisi.
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