martedì 22 giugno 2021

Exor vuole un cambio alla Juventus

C’è incertezza in Exor sull’aumento di capitale prospettato dalla Juventus, di 400 milioni entro l’anno. Un apporto di capitale di poco meno, 300 mililni, si rileva, un anno e mezzo fa, è stato bruciato senza nessun miglioramento nei conti.
Il bilancio è in peggioramento grave, verso una perdita a luglio di 150 milioni. Il debito va per i 400 milioni, in forte aumento. A fronte di ricavi in calo: il fatturato si restringerà a giugno – su un 2020 che già non era cresciuto. A coronamento di un anno senza più risultati redditizi, né in Champions League né in campionato.
La finanziaria degli Agnelli sconta l’effetto Covid, che il club fa valere. E resta forte il legame tra i due cugini, John Elkann, a capo di Exor e stratega del gruppo, e Andrea Agnelli, un asse che ha consentito una tranquilla e proficua successione dopo la morte di Gianni e Umberto Agnelli, che invece avevano avuto parecchi contrasti. Ma la Juventus, che la Famiglia pure considera una sorta di blasone, irrinunciabile,  pesa troppo nell’attuale gestione. Che ha prodotto risultati sportivi di alto livello – anche se manca il trofeo più agognato, la Champions League. Ma un modello di gestione all’evidenza, per più anni, fallimentare.

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