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L'amore corona la differenza
Due “saggi sull’amore”, come da
sottotitolo, già pubblicati quinidici anni fa da Luciana Floris per Stampa Alternativa, “Riflessioni
sul problema dell’amore” e l’ostico, più noto, “Il tipo donna” – noto per il suo peculiare
femminismo, della “differenza”. Nel primo Lou va a passo di carica, speditiva.
Lo “stato erotico è una benedizione”, sia esso felice o infelice, poiché
elettrizza, incrementa, moltiplica, vivacizza. L’innamoramento è un ritorno
allo stato infantile, della scoperta, della sorpresa. E al mondo fiabesco: “Un
mondo di sogni onnipotenti e senza limiti”. In analogia con l’“atto creativo”,
dell’artista: “Amare e creare hanno un’identica radice”.
L’argomentazione del “tipo donna”
è orientata, femminista ma di un certo tipo: non dell’uguaglianza ma della
diversità. La natura vuole incontri erotici tra soggetti
diversi e differenti-antitetici, di sesso e di famiglia. L’incesto effettivamente,
come l’emofilia, è proibito dalla natura
prima che un tabù sociale.
L’introduzione di Nadia Fusini è
in armonia, anch’essa a passo di carica, sul personaggio Lou. Donna “affascinante e crudele, infedele e
devota”. Freud ne ricorderà in morte la lunga lista delle sue vittime – Freud
di cui lei ha detto a Jung che è stata l’amante, ma a cinquant’anni? Fusini la
fa sessuomane, ma le allumeuses non
lo sono, e lei lo è stata con i tanti famosi con cui ha convissuto, eccetto
che col giovanissimo Rilke, da svezzare. Aquila e leone per Nietzsche - che a
lei fece la prima delle sue avventate proposte di matrimonio - come per
Zarathustra, che dice di avere concepito e redatto con la
frequentazione di Lou. Paul Rée, il terzo del menage à rois” romano, non
supererà mai il rifiuto di Lou, finendo per suicidarsi, nel 1901.
Inevitabilmente un libro sulla
stessa Lou, personaggio invadente.
Lou Andreas Salomé, Devota e infedele, Bur, pp. 105 € 5,90
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