domenica 27 giugno 2021

Miseria della giustizia – o la sovversione permanente

Un giornalista, Allegranti della “Nazione”, e il politologo della Luiss, di orientamento intimamente liberale, Giovanni Orsina, già autore di un “La democrazia del narcisismo”, o “storia dell’antipolitica”, qui si soffermano sulla Giustizia. In particolare Orsina. Con insistenza, ma sugli episodi noti, e senza cattiveria. Mentre i giudici non sono dilettanti né improvvisati: sono gente di potere, che ha messo le istituzioni in scacco.
Il paradigma giudiziario tiene sotto scacco non la politica, non solo, ma principalmente le istituzioni. Non da ora, sono almeno trent’anni. E non per un progetto, il colpevolismo non è eversivo, non per programma: serve a un posto in più, un incarico in più, un po’ di fama rubata e qualche spicciolo. C’è di peggio?
Un po’ di comparatismo, anche, non avrebbe nociuto. Dove altro c’è qualcosa di simile? Nemmeno nei paesi a giustizia dichiaratamente politica, come in Russia, o in Turchia o in Iran. Lì la giustizia serve un progetto politico, per quanto discutibile, non un talk-show e un posto di Procuratore Capo, con la scorta.
Giovanni Orsina-Davide Allegranti,
Antipolitica. Populisti, tecnocrati e altri dilettanti del potere, Luiss University Press, pp. 144 € 15

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