Miseria della giustizia – o la sovversione permanente
Un giornalista, Allegranti della
“Nazione”, e il politologo della Luiss, di orientamento intimamente liberale, Giovanni
Orsina, già autore di un “La democrazia del narcisismo”, o “storia
dell’antipolitica”, qui si soffermano sulla Giustizia. In particolare Orsina.
Con insistenza, ma sugli episodi noti, e senza cattiveria. Mentre i giudici non
sono dilettanti né improvvisati: sono gente di potere, che ha messo le
istituzioni in scacco.
Il paradigma giudiziario tiene
sotto scacco non la politica, non solo, ma principalmente le istituzioni. Non da ora, sono almeno
trent’anni. E non per un progetto, il colpevolismo non è eversivo, non per
programma:
serve a un posto in più, un incarico in più, un po’ di fama rubata e qualche
spicciolo. C’è di peggio?
Un po’ di comparatismo, anche,
non avrebbe nociuto. Dove altro c’è qualcosa di simile? Nemmeno nei paesi a
giustizia dichiaratamente politica, come in Russia, o in Turchia o in Iran. Lì la
giustizia serve un progetto politico, per quanto discutibile, non un talk-show e
un posto di Procuratore Capo, con la scorta.
Giovanni Orsina-Davide Allegranti, Antipolitica. Populisti, tecnocrati e
altri dilettanti del potere, Luiss University Press, pp. 144 € 15
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